CURA E DIRITTO ALLA SALUTE AL CENTRO DELLA SETTIMA EDIZIONE
TRA GLI OSPITI: Silvio Garattini, Rossella Miccio, Alberto Cairo, Maura Gancitano, Maurizio Martina, Eliana Liotta, Vandana Shiva
Come stai? È la prima domanda che ogni giorno poniamo alle persone che incontriamo, a lavoro, a scuola, per strada, e a cui distrattamente rispondiamo. È una domanda semplice, ma può aprire a milioni di risposte possibili. Ed è proprio a questo interrogativo che proveremo a rispondere in occasione della settima edizione del Festival dei Diritti Umani, in programma dal 3 al 6 maggio 2022, che ha scelto come focus tematico la “cura e il diritto alla salute”. La pandemia ha condizionato le nostre vite, mettendo in profonda difficoltà il sistema sanitario, sociale ed economico, e acuendo – in particolar modo tra i giovani – i disagi psicologici, portando un netto aumento di senso di solitudine sfociato, in alcuni casi, in sintomi di depressione. Parlare di diritto alla salute diventa essenziale anche osservando ciò che avviene in Ucraina: nel cuore dell’Europa, ogni secondo, davanti ai nostri occhi, sono venuti a mancare i diritti di una popolazione intera, che da un giorno all’altro è sprofondata nell’abisso della paura.
“La guerra non solo porta distruzione e morte, ma avvelena la nostra terra con polveri inquinanti che respireremo e mangeremo per anni – afferma Danilo De Biasio, Direttore del Festival dei Diritti Umani. “La guerra russa all’Ucraina entrerà all’interno del Festival perché quando c’è guerra non ci sono diritti. Da tale riflessione, proveremo a capire perché il diritto alla salute non solo viene calpestato in eventi eccezionali, ma anche sacrificato in tempi di pace. Per quanto tempo ancora dobbiamo accettare che un lavoro pericoloso e una fabbrica inquinante siano il prezzo da pagare per lo sviluppo? – prosegue De Biasio – E perché le evidenze scientifiche che dimostrano la necessità di vaccinare l’intera popolazione mondiale contro il Covid si infrangono di fronte agli interessi di pochi? All’interno di questa edizione proveremo a capire e analizzare queste domande, e contribuire, così, a riportare il tema del diritto alla salute al centro del dibattito pubblico”.
Malattia è una parola che impaurisce, ma cura è il termine che riaccende la speranza. Le due parole sono inscindibili: ci ammaliamo perché non ci prendiamo cura di noi stessi e del mondo che ci circonda, perché viviamo in pessime condizioni di lavoro o di igiene, o semplicemente perché invecchiamo. La cura è possibile non solo con le medicine, ma anche attraverso la prevenzione. Il tema del diritto alla salute è stato scelto in virtù di ciò che è emerso durante la crisi pandemica, che ha evidenziato quanto siamo interdipendenti con gli altri e l’ecosistema. In sintonia con i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, l’edizione di quest’anno dimostra che il diritto alla salute è un processo trasversale: riguarda la lotta alla fame e alla povertà, dipende dall’acqua pulita e accessibile, dalla lotta al cambiamento climatico, si fonda su luoghi di lavoro salubri e salari dignitosi, sulla pace e sulla giustizia.
Quest’anno il Festival sarà totalmente in formato digitale. La programmazione quotidiana sarà divisa in diverse Sezioni e, attraverso una molteplicità di linguaggi, si parlerà di diritti umani a diverse fasce di pubblico, a partire delle nuove generazioni. Cinque le sezioni: Sezione EDU, una matinée per gli studenti delle scuole superiori con testimonianze, dibattiti, cortometraggi e approfondimenti fotografici; Sezione TALK, occasione di approfondimento a cui prendono parte testimonial e ospiti di calibro internazionale; Sezione FILM, pellicole selezionate dalle principali rassegne internazionali, disponibili gratuitamente on demand per 48 ore a partire dall’orario di programmazione; Sezione FOTO, dedicata a far conoscere progetti e lavori fotografici inerenti al tema dell’edizione attraverso mostre digitali e incontri con gli autori e autrici; Sezione SPOTLIGHT, interviste che aiutano a comprendere una tematica, che svelano nessi, che approfondiscono e propongono letture critiche del contemporaneo.
La settima edizione del festival si apre martedì 3 maggio alle 18 con il TALK Prendersi cura con Silvio Garattini uno dei più insigni farmacologi al mondo. Fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, oggi è tra le voci più autorevoli della ricerca in Italia. In dialogo con Lamberto Bertolè, assessore a Welfare e Salute del Comune di Milano e il Direttore del Festival De Biasio, racconterà del suo lavoro e della missione di una vita dedicata alla tutela e alla salvaguardia della salute di tutti, prendendosi cura di chiunque avesse bisogno.
Gli appuntamenti proseguono mercoledì 4 maggio con la presenza di numerosi ospiti. All’interno della sezione SPOTLIGHT delle 15, Alberto Cairo, delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, risponderà alle domande sul tema Salute e guerra. La guerra è causa di cicatrici che possono durare per una vita intera: centinaia di persone in Afghanistan, a causa di esplosioni o colpi di arma da fuoco, hanno perso un arto; ma grazie ad una protesi la loro vita è cambiata. Alberto Cairo nella sua missione a Kabul non ha avuto mai dubbi: è rimasto all’interno di uno dei centri ortopedici della CICR della capitale afgana, nonostante gli eventi avversi; perché i pazienti continuano ad arrivare ogni giorno, e non è possibile chiudere le porte dinanzi a chi chiede aiuto.
E ancora, giovedì 5 maggio protagoniste della sezione SPOTLIGHT del pomeriggio saranno due importanti voci femminili del panorama internazionale che proporranno una riflessione sul tema Salute e ambiente. Alle 15.30 Eliana Liotta giornalista, scrittrice e comunicatrice scientifica, tratterà il tema Cibo etico. La sua attività giornalistica, infatti, si concentra sul raccontare le conquiste delle scienze della vita, che passano anche attraverso la nostra tavola. Alle 16.30 seguirà l’intervista con l’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva sul tema Dall’avidità alla cura. Nel corso degli anni, Vandana Shiva si è battuta per cambiare le pratiche nell’agricoltura e nell’alimentazione, passando anche a questioni legate alla biodiversità e alla bioetica. Per l’attivista, lo sviluppo economico non risolve alla necessità di bisogni essenziali, ma minaccia la stessa sopravvivenza del pianeta e degli esseri viventi che lo abitano, perché comporta un susseguirsi di disastri ambientali.
Per la sezione TALK interverrà Maurizio Martina, Vicedirettore Generale e Consigliere Speciale del Direttore Generale della FAO, sul tema La Terra brucia. Ambiente, cibo, salute. La nostra Terra ci sta chiedendo aiuto: troppo a lungo abbiamo continuato imperterriti nello sfruttamento delle materie prime a disposizione impoverendo noi stessi e il futuro delle nuove generazioni. La nostra salute passa attraverso la salubrità dei terreni che coltiviamo, dell’aria che respiriamo, dei mari che circondano i nostri confini: è necessario un cambiamento di rotta prima che il cambiamento diventi irreversibile, prima che la nostra salute sia irrimediabilmente compromessa.
Senza combattere le disuguaglianze, senza cura e senza rispetto per l’ecosistema la salute sarà sempre a rischio: ogni matinée EDU dedicata ai ragazzi delle scuole superiori si apre con le testimonianze di Rossella Miccio, Liliana Cori e Anna Maria Mizzi, rispettivamente rappresentanti di Emergency, Greenpeace e Medici Senza Frontiere. Ogni mattina è chiusa dalla rubrica Tampon Zone a cura di QuoteRosa di Eleonora Panseri e Chiara Barison. QuoteRosa è un collettivo online, uno spazio virtuale che raccoglie i contributi di ragazze e donne per dare loro la possibilità di esprimersi liberamente. Il blog è un luogo sicuro in cui si potrà parlare di attualità o temi del femminismo intersezionale, nella piena libertà e nel rispetto delle idee. L’invito è esteso anche a ragazzi e uomini aperti al dialogo sul tema dell’emancipazione femminile e pronti a contribuire all’eliminazione del patriarcato.
Il programma completo del Festival e la cartella stampa sono disponibili al link: https://bit.ly/3jj4cdj
Il Festival dei Diritti Umani è sostenuto dal patrocinio del Comune di Milano, Rai per il Sociale, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Amnesty International Italia.