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Le canzoni di don Peppe Diana ispirano una sacra rappresentazione con Ambrogio Sparagna

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Sabato 23 aprile (alle 20) il Duomo di Aversa (Caserta) ospiterà una sacra rappresentazione ispirata a scritti, commenti evangelici e ricordi della vita pastorale di don Peppe Diana, dal titolo emblematico “Per amore del mio popolo io non tacerò” a cura del maestro Ambrogio Sparagna.
Perché questa iniziativa e perché ora?
“Durante questo lungo periodo di assenza di attività di concerti abbiamo cercato con le tante realtà di ‘costruttori di bene’ che caratterizzano la vita sociale del nostro Paese di mantenere sempre vivo il desiderio di fabbricare momenti di ricerca di comunione. – dice l’etnomusicologo – In particolare con il Comitato don Peppe Diana, con cui già dall’estate del 2019 abbiamo progettato la realizzazione di uno spettacolo dedicato alla figura di don Peppe, ucciso dalla camorra mentre si preparava per celebrare la messa nella sua chiesa, la parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe il 19 marzo del 1994, poco dopo le 7,20 del mattino. Nel giorno del suo onomastico gli spararono contro quattro colpi di pistola. Aveva 36 anni. In tanti ricordano che don Peppe amava cantare. E così, ispirati a questa passione, insieme a Salvatore Cuoci, Raffaele Sardo, Salvatore Nappa e ai tanti altri amici del Comitato, abbiamo pensato di dare vita ad un originale “canzoniere popolare”: un insieme di nuove composizioni dedicate alla figura di questo giovane prete, che con il suo martirio continua ad essere da anni un faro che illumina la nostra via. Da questa idea comune è nata l’opera Per amore del mio popolo io non tacerò, una sacra rappresentazione, che doveva già essere rappresentata il 19 marzo del 2020 ma che ora, finalmente, viene proposta nel Duomo di Aversa”.
E’ un’opera sospinta da un sogno sempre più presente: vedere don Peppe beato come don Pino Puglisi. Quella beatitudine che non è quiete ma forza: fuoco vivo, energia vitale che ci coinvolge profondamente nel desiderio di costruire comunità libere, solidali e sane. Un impegno che decliniamo continuamente nella vita quotidiana, nelle Istituzioni, nella società civile e nella Chiesa. In questo concerto-preghiera il Mistero della Nascita, Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo è unito alla straordinaria figura di don Peppe Diana mediante l’impiego di una serie di canti tradizionali sacri, (fra cui delle laudi tipiche del repertorio quaresimale) e alcune composizioni originali che narrano gli ultimi momenti della vita di don Diana. Nell’opera, le parole di don Peppe, così come quelle del Salmo di Isaia “Per amore del mio popolo io non tacerò”, diventano canzoni originali e danno vita ad un nuovo repertorio. Costruito con arrangiamenti e sonorità tipiche dell’etnosfera sonora campana, questo concerto-preghiera è un inno alla vita. Un racconto sonoro appassionato, mistico e popolare, in cui la testimonianza della fede straordinaria nel Mistero evangelico – che ha condotto al sacrificio e al martirio don Diana – genera la trama e lo svolgimento di una narrazione musicale intensa e drammatica. Una composizione ispirata, che ci trasporta in un viaggio verso la ricerca del profondo valore dell’esistenza umana.
In questa rappresentazione (dove spiccano alcune liriche di Salvatore Nappa e le narrazioni di Raffaele Sardo) il tessuto musicale è ordito dalle voci e dai solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma, dal gruppo Polifonia Aurunca, diretto da Anna Rita Colaianni, ed è arricchito dalla partecipazione di Peppe Servillo e Gianni Aversano.

“In questi giorni, in cui desideriamo intensamente che arrivi al più presto quella tanto sospirata Primavera di Pace ( invocata da don Peppe nei suoi commenti evangelici), – aggiunge Sparagna  –  ci auguriamo che questa sacra rappresentazione possa contribuire con il suo piccolo seme a far germogliare un desiderio di rinascita spirituale, un cammino di rinnovamento che, oggi può che mai, tutti gli uomini sono chiamati a ricercare”.

 


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