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‘Ndrangheta sul litorale romano, il 26 cittadini in piazza ad Anzio

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Una locale della ‘ndrangheta operava tra Anzio, Nettuno e Aprilia con metodi uguali a quelli dei narcos per quanto riguarda il traffico di cocaina e con grande capacità imprenditoriale sul fronte degli appalti, anche grazie ad ottimi appoggi politici, ricambiati con i voti alle amministrative. Sembra uno scenario impossibile a sud di Roma invece è quanto emerge dall’inchiesta denominata “tritone” e condotta dai carabinieri del Ros su coordinamento del sostituto procuratore Giovanni Musarò e che la scorsa settimana ha portato a 65 arresti, tra cui quello che viene considerato il boss dalle capacità imprenditoriali, ossia Davide Perronace, in grado di convocare presso di sè due ufficiali dei carabinieri e di ordinare loro di trovare il ladro entrato nella pasticceria di un amico per poterlo punire personalmente. Il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, poche ore fa ha nominato le commissioni d’accesso per il Comuni di Anzio e Nettuno, Dovranno valutare con un’indagine amministrariva se i due enti hanno subito il condizionamento esterno di tipo mafioso da parte della locale di ndrangheta derivazione della casa madre di Santa Caterina in Aspromonte. E intanto arriva anche la reazione civica. Il prossimo 26 febbraio scenderanno in piazza sotto lo slogan “Il silenzio è mafia” associazioni, cittadini, studenti, giornalisti. Si ritroveranno alle  11 in piazza Pia ad Anzio per far sentire la loro voce dopo gli arresti per ‘ndrangheta che hanno investito le due città del litorale. Una notizia che ha fatto il giro dei media nazionali e internazionali portando alla luce le infiltrazioni dei clan mafiosi. Droga, armi, appalti secondo gli inquirenti erano il terreno sul quale si muovevano queste famiglie calabresi. “Anzio e Nettuno non sono questo.  – si legge nel documento degli organizzatori – Anzio e Nettuno non appartengono alle mafie. Tutti sono invitati a partecipare per dire No a tutto questo, perché il ‘Silenzio è Mafia’”. Hanno già aderito  “Coordinamento antimafia Anzio-Nettuno”, “La Tamerice”, Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati, “Città Insieme”, “Lega Ambiente”, “Reti di Giustizia” , ANPI, CGIL molte altre associazioni tra cui Articolo 21 e numerosi giornalisti, tra cui il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo. Prevista la partecipazione del Presidente di Articolo 21, Paolo Borrometi, che ha ricevuto il Premio per la Pace dalla città di Anzio due anni fa e che in quella occasione aveva ricordato i morti della guerra e chi è stato ucciso per la lotta contro la criminalità.


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