Via libera al primo turno con 458 voti per l’eurodeputata maltese e membro del Ppe, Roberta Metsola. “Onorerò Sassoli, mi batterò per l’Europa. Nazionalismo falsa illusione, Ue sia spazio giusto e condiviso'”. E’ la più giovane presidente dell’Assemblea di Strasburgo e la terza donna nella storia del Parlamento europeo. L’Associazione Articolo 21 augura buon lavoro alla neo Presidente con cui si è già condiviso un importante percorso di approfondimento sul tema delle querele bavaglio, in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Infatti il 31 maggio scorso il tema del contrasto alle Slapp, acronimo inglese per le azioni legali bavaglio, è stato al centro di un incontro in videoconferenza fra l’allora vicepresidente del Parlamento europeo, relatrice di un testo anti-Slapp allo studio dell’eurocamera, il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, l’avvocato Giulio Vasaturo, la dirigente dell’associazione Articolo21, Graziella Di Mambro. Con loro anche il giornalista maltese, Emanuel Delia.
“L’obiettivo del lavoro della commissione dedicata al fenomeno delle Slapp – aveva spiegato Metsola – è stabilire una struttura legalmente solida e politicamente realizzabile per affrontare il problema dell’uso delle azioni legali per imbavagliare la stampa. Cercheremo di arrivare ad una direttiva, vincolante per i Paesi membri, e in questa ottica le esperienze delle associazioni e della società civile sono fondamentali per mettere in condivisione best practice, suggerimenti, esempi concreti”.
A Giulietti in quell’incontro fu affidato il compito di delineare la situazione in Italia, “che non gode di una buona posizione in Europa in termini di classifica della libertà di stampa», anche perché «ancora il Parlamento italiano non ha messo mano alla legge che prevede la pena del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa», né sembra muoversi nulla sul fronte del contrasto alle querele bavaglio, «con due provvedimenti fermi alle Camere da anni”. L’avvocato Vasaturo, componente di un gruppo di esperti della Commissione europea chiamato ad indagare il fenomeno delle Slapp, aveva, dal canto suo tratteggiato il quadro giuridico e le criticità del sistema italiano, anche in relazione agli altri ordinamenti del continente.
Infine Graziella Di Mambro aveva citato alcuni esempi di querele temerarie intentate nei confronti di giornalisti italiani.
Roberta Metsola ha fatto propria la battaglia contro le azioni legali temerarie rivolte ai giornalisti prendendo spunto dalla vicenda drammatica di Daphne Caruana Galizia e raccogliendo l’appello dei familiari della giornalista maltese uccisa nel 2017.