Speciali dispositivi per la mobilità, protesi di ultima generazione, percorsi riabilitativi. Sono solo alcuni degli strumenti tanto desiderati da coloro che non si arrendono all’eventualità di non potersi più muovere in seguito a un incidente o a una malattia. Miki, Maddalena e Lorenzo, sognano di poter tornare a passeggiare, correre, svolgere attività sportiva. Le loro storie ci raccontano di una grande forza e tenacia e di una solidarietà in grado di regalare nuova vita e prospettiva a questi ragazzi.
Michele Tebaldi è un giovane di 29 anni, originario di Caldiero, in provincia di Verona, al quale è stata diagnosticata una malattia cerebrale, la tetraparesi distonica. Nonostante le difficoltà, Michele sogna di diventare ricercatore e di condurre una vita normale. La sua malattia comporta però fatica ad articolare la parola, sordità parziale e distonia muscolare, oltre ad una mancata coordinazione motoria. Per provare a migliorare le sue condizioni, decide di aprire una raccolta fondi, per acquistare un triride, uno speciale dispositivo per la mobilità e una neurotuta, grazie alla quale i muscoli potranno rispondere meglio agli stimoli.
La solidarietà intorno a Michele è incredibile e in poco tempo la campagna cresce, facendo registrare centinaia di donazioni e raggiungendo oltre 18 mila euro, un traguardo che gli ha consentito di sentirsi finalmente libero di potersi muovere. La vicinanza dimostrata da molti ha spinto Michele a lasciare aperta la sua raccolta fondi che servirà anche per abbattere le barriere architettoniche della sua casa.
Camminare tra le sue amate montagne è uno dei tanti desideri di Lorenzo Brioschi, giovane di Biassono, vicino Monza, a cui è stato diagnosticato un osteosarcoma nel 2016. A causa della malattia gli è stata amputata una gamba, sostituita da una protesi passata dal Sistema sanitario che però gli causava diversi problemi. Lorenzo e il padre Andrea decidono così di organizzare una raccolta fondi grazie alla quale viene raggiunta in poco tempo la cifra sufficiente per l’acquisto di una protesi di ultima generazione che gli ha permesso di realizzare il suo sogno. Oggi Lorenzo è in grado di camminare felice tra le sue amate montagne.
La vita di Maddalena Milone 38enne di Grosseto, sportiva, appassionata di paracadutismo e trekking, cambia nel 2016 quando rimane coinvolta in un grave incidente stradale, in seguito al quale subisce 18 interventi, poi subentra un’infezione alla gamba sinistra. Per scongiurare la perdita dell’arto, la madre, Evelina Pagliuca ha scritto a molti medici in Italia e all’estero e quando dalla Svizzera un medico le ha offerto nuova speranza mediante un difficile intervento molto costoso, circa 50 mila euro, a quel punto Evelina decide di organizzare una raccolta fondi per sua figlia. Grazie alla solidarietà di molti donatori, la campagna ha raggiunto degli ottimi risultati permettendo a Maddalena di sottoporsi all’operazione. Purtroppo, però, non è andata come si poteva sperare e dopo pochi mesi l’infezione è tornata, costringendo i medici ad amputare la gamba. Malgrado l’esito dell’operazione, Evelina, è rimasta sorpresa e profondamente grata verso tutti coloro che, pur non conoscendo Maddalena, hanno cercato di realizzare il suo sogno, travolgendo con il loro affetto. Inoltre, l’esperienza di Maddalena è stata significativa anche perché ha permesso di avviare una ricerca per una protesi adatta alle sue esigenze e di iniziare un percorso riabilitativo.
Miki, Maddalena e Lorenzo hanno creduto sempre nella possibilità di riappropriarsi della loro vita e la loro costanza li ha premiati, oltre ad innescare un circuito di solidarietà che ha unito molte persone per il bene di un singolo individuo.