Le motivazioni della sentenza di condanna di Domenico (Mimmo) Lucano rendono il ‘caso Riace” più articolato, ma non più chiaro. A partire dalla dura condanna a 13 anni e 2 mesi, erogata senza neanche l’applicazione dell’attenuante dei ”motivi di particolare valore morale”, sebbene l’accoglienza dei migranti sia stata ritenuta ”encomiabile” dal collegio. Ma per i giudici, nella messinscena del ”modello Riace” è prevalente il profitto, ricercato dal Lucano reinvestendo ”in forma privata gran parte di quelle risorse, con creazione di progetti di rivalutazione del territorio”.