«Improbabile oltre che ridicolo, passatemi questo termine. Pensare a una riduzione dei palinsesti e degli investimenti delle Rai regionali vuol dire disconoscere quello che è il progetto dell’autonomia. Il Medioevo è centralismo, il Rinascimento ha dato valore ai territori. Questo vale anche per l’informazione». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha incontrato il presidente della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), Giuseppe Giulietti, la segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto (Sgv), Monica Andolfatto, e il cdr della sede Rai di Venezia.
Sul tavolo appunto, la decisione dei vertici dell’azienda di tagliare a partire dal prossimo 9 gennaio l’ultima edizione, quella della notte, del tg regionale della Rai.
«Mi aspettavo – continua Zaia – che in quanto servizio pubblico, i presidenti di Regione fossero contattati prima e informati di eventuali altri piani editoriali. L’informazione è un presidio democratico sempre, ancor di più in un momento delicato come questo. Si tratta di un tema centrale e mi muoverò con il collega Massimiliano Fedriga nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni per interessare tutti i presidenti. Mi sarei aspettato dalla nuova Rai, semmai, un potenziamento delle sedi regionali. Ripeto, questo è un attacco all’autonomia e alla visibilità dei singoli territori».
A rincarare la dose anche Giulietti: «Significa che per il servizio pubblico che l’informazione locale si ferma alle 20. Non è accettabile. Il mondo della comunicazione ha il dovere di andare verso le periferie, chi le oscura rischia di non capire nulla del mondo che vuole raccontare. Come ha detto il presidente Zaia occorre l’esatto contrario, più informazione dalle regioni, più informazione dalle periferie, potenziare tutte le strutture locali. La Fnsi sarà anche nei tribunali accanto al Sindacato dei giornalisti Rai per impedire lo smantellamento dell’informazione regionale».
«È una battaglia da fare tutti insieme perché quando si toglie voce ai territori si toglie voce ai cittadini, alle loro istanze, al loro diritto di essere informati rispetto alla realtà in cui vivono e non solo sui grandi temi di interesse nazionale» il commento di Andolfatto.