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Nuovo atto intimidatorio a Siderno, incendiate due auto del Comune

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Siderno nuovo atto intimidatorio, incendiate due auto del comune. Sindaca Fragomeni:”Siamo sotto attacco, ma non cederemo”

Dal giorno dell’insediamento del nuovo sindaco, Maria Teresa Fragomeni, al Comune di Siderno in provincia di Reggio Calabria ci sono stati numerosi atti intimidatori. Prima l’incendio delle auto di un consigliere d’opposizione, poi qualcuno ha lasciato proiettili di pistola sul davanzale di una finestra del Comune, fino all’episodio di oggi: due auto in dotazione al Comune sono state incendiate. Un chiaro messaggio da parte della ndrangheta che non vuole il ritorno alla democrazia e legalità dopo anni di commissariamento a causa d’infiltrazioni della criminalità organizzata.

“Ci sentiamo sotto attacco, come comunita’ e amministrazione comunale, ma non siamo intimoriti, risponderemo amministrando, confortati dalla presenza del prefetto, del partito e dalle tante attestazioni di solidarieta’ come quelle dell’ex ministro Francesco Boccia, del segretario del Pd Enrico Letta e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, oltre che del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. C’e’ stata una reazione bipartisan”. E’ determinata la Sindaca di Siderno Fragomeni, dopo l’ultimo attentato alle prime luci dell’alba, con l’incendio di due vetture del Comune.   Fragomeni e’ stata eletta con l’appoggio del centrosinistra. Terminata l’esperienza da assessore regionale al Bilancio della Giunta guidata da Mario Oliverio ha deciso di impegnarsi per la sua citta’.

“Se sull’incendio delle auto del consigliere e c’e’ gia’ una pista – ha dichiarato all’agenzia di stampa Agi – quanto e’ successo oggi sicuramente non e’ un fatto normale. Gli episodi sono iniziati alla vigilia del primo consiglio comunale, atti gestionali non ne abbiamo ancora fatti. E’ comunque un attacco diretto all’amministrazione”. La sindaca riferisce che era intenzione di chi ha bruciato le due auto dare fuoco a tutti i mezzi parcheggiati nel deposito comunale. I danni ammonterebbero a 30.000 euro.   “Questa minoranza che ci sta attaccando – continua Fragomeni – non la dovra’ spuntare, noi siamo determinati ad andare avanti”.


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