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Dove sono finiti i buoni propositi per la sicurezza sul lavoro?

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Giovedì 21 Ottobre e’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ed e’ entrato in vigore il 22 Ottobre, il DL 146/2021 (Decreto fiscale), che contiene anche un pacchetto di norme per la sicurezza sul lavoro, il cui obbiettivo dovrebbe essere il contrasto agli infortuni e alle tante morti sul lavoro.Alcune di queste norme mi hanno lasciato molto perplesso.
Invece di decidere di potenziare il personale ispettivo delle Asl (tecnici della prevenzione), che si e’ dimezzato negli ultimi 10 anni (siamo a circa 2500 tecnici della prevenzione), si e’ deciso di andare nella direzione opposta, centralizzando i controlli per la sicurezza, che adesso, potranno essere svolti in tutte le aziende anche dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che voglio ricordare che ad oggi si occupava solo di regolarita’ contributiva e lavoro nero e aveva una piccola deroga per la sicurezza sul lavoro nei cantieri, ma doveva sempre preavvisare le Asl territorialmente competenti.Il coordinamento della vigilanza per la sicurezza sul lavoro sara’ svolto sia dal Ispettorato Nazionale del Lavoro, che dalle Asl.E il provvedimento di sospensione delle aziende, che commettono gravi violazioni per la sicurezza sul lavoro, sara’ attuato sia dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che dalle Asl. Novita’ queste ultime positive, come il potenziamento del Sinp e la banca dati per gli infortuni sul lavoro.Ma non posso fare a meno di notare, che il governo Draghi, con il suo Ministro del Lavoro, dopo i tanti infortuni mortali sul lavoro, aveva detto avrebbe assunto 2300 ispettori del lavoro.Ma dal decreto si evince che per il biennio 2021/22 saranno assunti 1024 ispettori del lavoro.Non si specifica una data esatta entro quando verra’ emesso il bando di assunzione, ma io rimango davvero molto perplesso.Quando il governo parlava di importanti norme per la sicurezza sul lavoro, intendeva questo?Ma la prevenzione?L’Italia e il mondo del lavoro hanno bisogno di altro, e’ necessario e impellente fermare questo tragico bollettino di guerra sul lavoro, che non fa solo morti, rovina famiglie e rende tanti giovani, orfani e soli
(Marco Bazzoni è un  operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di Firenze)

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