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Conselice, la libertà di espressione è la cifra di ogni democrazia

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Una giornata di riflessione e di consapevolezza quella che si è svolta venerdì 1 ottobre a Conselice, nella Bassa Romagna, in occasione del XV anniversario dell’inaugurazione del monumento alla Stampa Clandestina e alla Libertà di Stampa. Nell’occasione è stato firmato l’atto costitutivo dell’Osservatorio permanente sulla libertà di stampa, presieduto dal giornalista Paolo Berizzi, da anni sotto scorta per le sue inchieste sui gruppi nazi-fascisti.

In piazza Libertà di Stampa, su invito della sindaca Paola Pula, sono intervenuti e sono stati premiati Asmae Dachan, giornalista freelance italo-siriana e scrittrice; Valerio Lo Muzio, giornalista e videoreporter; Ivano Artioli, presidente provinciale Anpi; Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi; Matteo Naccari, presidente dell’Associazione Stampa Emilia-Romagna e il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. Nutrita la partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo Foresti, a cui è stato assegnato un premio di mille euro da parte dell’Aser, Associazione della Stampa Emilia-Romagna.

Di fronte al monumento con al centro la pedalina dei partigiani, i giornalisti hanno parlato del valore della libertà di espressione e di stampa, ieri come oggi, e della necessità di vigilare sulle minacce e le intimidazioni, in ogni angolo del mondo. In un momento in cui il giornalismo vive una profonda crisi, dovuta anche alla precarietà delle condizioni di lavoro di molti reporter, condividere un momento di confronto pubblico è stato, per i cronisti presenti, molto importante. Sono molti, infatti, i modi per minare la libertà di stampa, dalle minacce dirette, alla diffamazione, dalle querele temerarie, alla censura.

Se ieri per produrre documenti che divulgavano una cultura antifascista i partigiani usavano la pedalina, una macchina che richiedeva un grande sforzo fisico, oggi per tenere alta l’attenzione sui temi della legalità è necessario non più uno sforzo fisico, ma morale, culturale e professionale. Certamente l’Osservatorio sarà un punto di riferimento sul quale potranno contare le giornaliste e i giornalisti italiani e stranieri, che ogni giorno onorano la professione impegnandosi a tenere alta la consapevolezza che la libertà di espressione è la cifra di ogni democrazia.


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