Condannati gli aggressori di Angela Caponnetto per violenza privata alla pena di due anni e 4 mesi di reclusione. Pur escludendo l’aggravante mafiosa, il Tribunale di Crotone ha dato conto dell’estrema gravità della violenza con cui gli imputati hanno impedito alla troupe di Rainews24 di concludere un servizio sulla ‘ndrangheta ad Isola di Capo Rizzuto. La condanna del tribunale è stata superiore persino alla richiesta sanzionatoria del pubblico ministero.
È stato riconosciuto l’integrale risarcimento dei danni a favore della Fnsi, costituitasi parte civile nel processo a fianco della giornalista Rai, anche in rappresentanza dell’Usigrai.
Grande soddisfazione è stata espressa all’uscita dall’aula dall’avvocato Giulio Vasaturo, legale della Fnsi, dell’Usigrai e di Angela Caponnetto. «Questa sentenza è un tributo alla coscienza civile ed alla professionalità di una giornalista che ha avuto il coraggio di denunciare le gravi minacce ed intimidazioni subite in un territorio difficile», ha osservato l’avvocato Vasaturo. «Oggi in aula c’erano tanti giornalisti locali che ogni giorno raccontano quel che accade in questo angolo di Calabria», ha proseguito il legale, «il riconoscimento del Tribunale, l’encomiabile impegno della Procura di Catanzaro su questo territorio, la presenza della Fnsi e dell’Usigrai in tutti i processi per reati contro la libera informazione devono essere di pieno sostegno per tutti questi esemplari cronisti di frontiera».