Dopo un anno di stop a causa della pandemia, è stato nuovamente annunciato nelle grandi capitali il Praemium Imperiale, prestigiosissimo riconoscimento internazionale al valore artistico. A Roma i vincitori sono stati resi noti nella sede del Ministero della Cultura al Collegio Romano. Presente alla cerimonia il Ministro della Cultura Dario Franceschini che ha dichiarato: “È un grande piacere ospitare questa edizione del Praemium Imperiale al Ministero della Cultura. Lo è per tante ragioni, a cominciare dall’amicizia e stima che da anni segna il mio rapporto con Lamberto Dini; perché il prestigio e la ragione del premio si legano profondamente al messaggio che come Italia abbiamo voluto dare con il G20 Cultura che si è tenuto a Roma. È stato importante celebrare la cultura, dichiarare che diventerà un appuntamento permanente e approvare un documento vincolante come la dichiarazione di Roma, che mette al centro dell’azione della comunità internazionale non soltanto la tutela e la conservazione, ma anche il sostegno ai giovani artisti, ai giovani talenti, alla creatività contemporanea, sapendo che questo è un terreno che può unire quando ci sono divisioni e distanze“.
All’Italia un importante attestato di stima arriva dal Praemium Imperiale con la Borsa di Studio per la scuola di alta formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro. E’ la prima volta che viene premiato un istituto italiano che si occupa di tutela e conservazione, al quale va un contributo di 5 milioni di yen (circa 38.000 euro). In merito il ministro Franceschini si è così espresso: ”È un riconoscimento molto importante per l’Italia, che è un’eccellenza nelle tecniche del restauro, nella formazione dei giovani e dei talenti, quindi ci impegna a investire ancora di più”. La Presidente dell’Istituto per il Restauro, Alessandra Marino, ha accolto con emozione il premio destinato a incoraggiare il lavoro dei 111 allievi della Scuola: “Un segno che ci vuole dedizione, costanza, impegno, ma anche tanta gioiosa passione”.
Il Praemium Imperiale è un premio artistico internazionale assegnato ogni anno dalla Japan Art Association che, fondata nel 1887, gestisce l’Ueno Royal Museum situato nel Parco di Tokyo e organizza mostre. Il premio è diventato un segno distintivo delle arti nel mondo. I consiglieri internazionali del premio Imperiale sono scelti ai massimi livelli del mondo politico, imprenditoriale, culturale e finanziario. Lo è Shinzo Abe, ex Primo Ministro del Giappone. E’ consigliere internazionale per l’Italia l’ex nostro Primo Ministro Lamberto Dini, che durante la cerimonia ha precisato di essere spiacente perché, a causa del cataclisma dell’ultimo periodo, quest’anno c’è l’assenza pesante del cinema e teatro i cui candidati non hanno potuto raccogliere i requisiti necessari. “Oggi giunto alla XXXII edizione”, ha continuato Dini “il Praemium Imperiale è una voce autorevole nel mondo dell’arte, pari a quella dei Premi Nobel in ambito scientifico. Nelle cinque categorie sono premiati artisti che nel corso del tempo hanno avuto vasto riconoscimento per la loro creatività e la loro espressione artistica, per la loro genialità e per il contributo dato alla comunità mondiale con la loro attività”.
I vincitori del Praemium Imperiale 2021 sono: per la fotografia Sebastião Salgado (Brasile); per la scultura James Turrell (Stati Uniti); per l’architettuta Glenn Murcutt (Australia); per la musica Yo Yo Ma (Stati Uniti). A essi va un premio di 15 milioni di yen ciascuno (circa 115.000 euro).
Sebastião Salgado (Aimorés, 1944), fotografo di fama internazionale, ha puntato i riflettori sui diseredati e gli sfruttati, sulla bellezza della natura, sulla fragilità del mondo e dei suoi abitanti. James Turrell (Los Angeles, 1943) i cui studi in psicologia sulla percezione e arte gli hanno fornito il terreno ideale per la sua passione: lavorare con la luce. Glenn Murcutt (Londra, 1936), nel corso della propria carriera ha creato edifici sobri e attenti all’ambiente, radicati nel clima e nella tradizione dell’Australia. Yo-Yo Ma (Parigi, 1955) è considerato uno dei più grandi musicisti del nostro tempo: violoncellista apprezzato in tutto il mondo anche per il suo impegno appassionato e instancabile nel promuovere la cultura e il potere che essa ha di generare fiducia e comprensione.
Un messaggio è arrivato dal Presidente della Japan Art Association Hisahi Hieda che, impossibilitato a essere presente a causa della pandemia, ha voluto trasmettere i suoi saluti e i suoi ringraziamenti in video.