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“Sandro curzi è stato un direttore della Rai amato e stimato non solo da chi gli stava vicino ma anche da chi non condivideva le sue idee ma che apprezzava la lealtà, la sincerità l’amore per il servizio pubblico; per questo alla sua morte la Rai senza distinzione di parte decise di promuovere un premio a lui dedicato; ora questo premio sarebbe stato soppresso ma nessuno lo ha comunicato neppure ai familiari. Cauguriamo che si sia trattato solo di uno sgradevole equivoco perché la costruzione del futuro passa comunque per il rispetto della memoria e della storia del servizio pubblico e non solo nel caso di Sandro Curzi”. Lo affermano il poravoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.
