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Arrestato per una scritta su una maglietta Ilya Mironon

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Il motivo ufficiale della persecuzione è la t-shirt con una scritta che invitava a scrivere lettere, indossata  mentre si recava al carcere di Homel per consegnare un pacco destinato ai prigionieri politici, ai quali l’attivista bielorusso ha inviato circa 2500 lettere dall’inizio della repressione

Una risposta ad una delle sue missive è stata letta, in una straordinaria staffetta solidale,  da Marisa Laurito, Sergio Rubini, Fabrizio Gifuni, Giorgia Cardaci, Francesco Bolo Rossini e Stefano Scherini nello spot internazionale prodotto dal festival “Imbavagliati”

In Bielorussia, a quanto pare, scrivere ai prigionieri politici ed indossare una maglietta è considerato ufficiosamente un reato e quindi punito dalle autorità: ieri (martedì 17 agosto) i media indipendenti hanno diffuso la notizia dell’arresto di Ilya Mironov, l’attivista che tra dicembre 2020 e agosto 2021 ha scritto 2500 lettere ai prigionieri politici. Il motivo ufficiale della persecuzione è la maglietta con la scritta che invita a scrivere lettere, indossata mentre si recava al carcere di Homel per consegnare un pacco destinato ai prigionieri politici. Ilya ha trascorso la notte al distretto e oggi è stato condannato dal giudice Viktar Kazachok a 25 giorni di reclusione per “una manifestazione non autorizzata”. Insomma secondo le autorità ha fatto una manifestazione mediante la maglietta che indossava. Non è il primo arresto dell’attivista: l’otto luglio era già stato arrestato e poi rilasciato a piede libero con l’accusa di terrorismo. Le autorità gli hanno sequestrato il telefonino, il disco rigido del pc, il passaporto, le cartoline e dei libri.

Proprio qualche giorno fa l’attivista era stato protagonista di una straordinaria staffetta solidale. Nello spot Imbavagliati per #StandWithBelarus”, un intenso filmato, ideato e diretto dalla giornalista e portavoce di Articolo21 Campania, Désirée Klain, visibile in anteprima sul sito www.Imbavagliati.it.: Marisa LauritoSergio RubiniFabrizio GifuniGiorgia Cardaci, Francesco Bolo RossiniStefano Scherini, hanno letto insieme l’accorata e significativa lettera del prigioniero politico bielorusso Siarhei Verashchahin in risposta a Ilya Mironov. Con testimonianze e foto di denuncia dal campo, il video – trasmesso simbolicamente il 9 agosto, ad un anno esatto dalle elezioni presidenziali in Bielorussia –  vuole sensibilizzare i governi sulla situazione drammatica in Bielorussia, e nello stesso tempo promuove l’omonima campagna internazionale, voluta dalla FIDU e l’Associazione bielorussi in Italia “Supolka”, per l’adozione dei prigionieri politici bielorussi attraverso l’invio di missive di sostegno in carcere e il racconto delle loro storie sui propri social.

Imbavagliati per #StandWithBelarus”, prodotto da “Imbavagliati- Festival Internazionale di Giornalismo Civile” e con il montaggio e il contributo creativo di Matteo Antonelli,realizzato insieme con l’Associazione “Supolka” e con l’apporto della Federazione italiana per i diritti umani, della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Usigrai, di Articolo21 e di  U.N.I.T.A. – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, si avvale delle testimonianze di Giuseppe Giulietti(presidente della FNSI), Mirella La Magna(cofondatrice del GRIDAS), Kathryn Weir  (direttrice del Museo Madre ),Fatou Diaku(presidente di Hamef e Articolo21 Campania) e le giovani Francesca ToscanoMartina Orefice. Il sito, attualmente di supporto al Festival Internazionale di Giornalismo Civile per la direzione artistica della Klain, da settembre diventerà un vero e proprio magazine, che come la manifestazione, darà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare

Questo il ink per scaricare il video :https://we.tl/t-whk9MhvcklQuesto

il link video youtube : https://youtu.be/014Opdzjgi8


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