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Campagna brevetti sospesi, Italia campione d’Europa, ma Ue non ci sta!

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Milano 15 luglio. L’Italia è Campione d’Europa nella battaglia per “liberare”, temporaneamente, i vaccini e i farmaci per il Covid dai brevetti: con 53.580 firme ad ora, è stata superata la soglia minima prevista per l’Italia nella campagna europea Diritto alla cura. Nessun profitto sulla pandemia. “Questo risultato straordinario è stato possibile grazie agli sforzi e alla abnegazione di 114 organizzazioni italiane e di decine di testimonial nella difesa del diritto universale alla salute e alla protezione contro il Covid-19: la sospensione almeno temporanea dei brevetti sui vaccini e sui farmaci contro il Coronavirus è l’unica strada percorribile per mettere in sicurezza l’umanità”, ha dichiarato il Comitato promotore della campagna.

“In tutta Europa cresce quotidianamente la paura di nuove varianti che, sviluppatesi in Paesi poveri nei quali il vaccino non è accessibile, possano arrivare anche da noi. Contro alcune di queste varianti, come ad esempio la Epsilon, l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili appare ridotta, almeno secondo gli studi condotti fino ad ora. Di fronte a tali varianti anche il Green Pass potrebbe quindi non risultare sufficiente. E’ incredibile come, pur in presenza di tali gravi rischi, la Commissione Europea si rifiuti di appoggiare la proposta di India e Sudafrica di moratoria temporanea sui brevetti, che, permettendo una produzione in tempi brevi di grandi quantità di vaccini, è l’unica possibilità per garantire alla popolazione europea la protezione necessaria e la messa in sicurezza del resto del mondo”, ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico, attivista e accademico, coordinatore della campagna “Diritto alla Cura” Right2cure – No profit on pandemic.

I dati che arrivano delineano, infatti, un quadro drammatico di crescita esponenziale dell’epidemia, come attestano l’esplosione di contagi e decessi causati dal covid in Asia, il record di casi in Malaysia e il picco di morti In Indonesia: di fronte a questo scenario    non si può restare insensibili o pensare di poter vivere in una felice isola di vaccinati, al sicuro per sempre!

Ad oggi oltre 100 Paesi appoggiano la richiesta di moratoria ed anche USA, Cina e Russia hanno comunicato la loro disponibilità. La Commissione Europea, nonostante il voto favorevole del Parlamento Europeo del 19 maggio scorso, è rimasta pressoché da sola ad anteporre gli interessi di Big Pharma alla tutela della salute collettiva, assumendosi una responsabilità senza precedenti. Ma la mobilitazione degli attivisti continua in tutto il mondo in previsione del consiglio TRIPs del 20 luglio e del Consiglio Generale OMC del 27 luglio che dovranno decidere se dare ufficialmente l’avvio alle trattative o respingere definitivamente la proposta di sospensione dei brevetti.

In Europa e in Italia prosegue più forte che mai la mobilitazione verso il prossimo obiettivo:

100.000 firme in Italia, 1 milione in Europa, per spingere la “ Commissione Europea a fare tutto ciò che è in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemia un bene pubblico globale, liberamente accessibile a tutti“, come recita la pagina della Campagna al link per firmare la petizione https://noprofitonpandemic.eu/it


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