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“Andy Rocchelli era un fotoreporter italiano. Brillante, coraggioso e meticoloso. Nel maggio del 2014 si trovava nell’est dell’Ucraina, per raccontare con le sue immagini una sanguinosa guerra civile. È stato ucciso a colpi di mortaio insieme ad altri civili inermi. Stava facendo il proprio lavoro, documentando la situazione della popolazione durante il conflitto. Non è stato colpito per sbaglio: Andy Rocchelli è stato ucciso. Ho incontrato i suoi genitori poco fa alla Camera. Le istituzioni italiane hanno il dovere di stare al loro fianco”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico, che questa mattina ha incontrato a Montecitorio i genitori del fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso in Ucraina nel 2014.
Assieme a loro erano presenti la legale della famiglia, Alessandra Ballerini e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti. «Ringraziamo a nome della Fnsi il presidente della Camera che ancora una volta ha dimostrato grande attenzione nei confronti di chi reclama verità e giustizia», ha evidenziato il presidente Giulietti.
“Ci sembra ormai giunto il momento – ha aggiunto – che lo Stato e le istituzioni italiane manifestino almeno un centesimo dell’energia messa in campo dallo Stato ucraino sulla vicenda di Andrea Rocchelli e Andrej Mironov. Per quanto ci riguarda, anche in questo caso fino alla fine saremo dalla parte della famiglia Rocchelli, della loro legale Alessandra Ballerini e di chi continua a chiedere verità e giustizia”.
