I 7 saggi dei 5Stelle dopo 3 governi cercano 1 capo.
Destino dispari che mal si accompagna alla divisione in due della guida del Movimento. Bene il tentativo di riconciliazione tra Grillo e Conte, ma insieme non potranno stare mai, Semplicemente perché un partito ha bisogno di una guida unica, soggetta al controllo della democrazia interna, ma unica. Anche perché non si può fare affidamento su un Garante bipolare, che oscilla tra scenate di gelosia onnipotente verso la sua creatura e inviti sussurrati all’unità.
Conte invece è ormai un consumato mediatore e sa quanto l’ascendente di una forza di governo richieda credibilità, lungimiranza, controllo delle emozioni. Così, nel compromesso in elaborazione, l’unico esito positivo potrà essere il riconoscimento onorifico di un parere non vincolante a Grillo, che da Elevato diventa un’ingombrante e innocua mongolfiera. Gonfia di spirito bollente, che sta lì su con la fiamma sempre accesa sotto il buco, ma senza dare fastidio a chi deve restaurare un Movimento pieno di problemi, per renderlo agibile e finalmente schierato con chiarezza.
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