Stecca del Tar. Con una sentenza ordina alla Rai di rivelare le fonti di Report sulle consulenze dell’avvocato Mascetti di area leghista, ottenute da amministrazioni leghiste. I giudici amministrativi – visto che la RAI è pubblica – considerano il programma di inchiesta come un procedimento pubblico, verso il quale ammettono l’ “accesso agli atti”. Devastando, con questa equazione impropria, non solo la logica, ma la tutela delle fonti, il cardine del giornalismo investigativo nei paesi democratici.
La RAI ricorrerà e Ranucci non cede. Ma a prescindere dagli esiti della vicenda, colpiscono le prove tecniche di “orbànismo” della destra. Ovvero l’azzeramento del giornalismo di controllo e di ogni forma di dissenso, che il despota ugherese ha imposto dopo aver conquistato il potere. Schizzi di arroganza che per ora vengono dal bollore dei sondaggi della destra, ma che un eventuale suo ingresso al Governo potrebbero trasformarsi in una colata di censura. Svegliamoci adesso, quando i tentativi antidemocratici sono ancora reversibili. Dopo sarebbe tardi.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21