La Questura di Roma ha emesso dieci Daspo ‘Fuori Contesto’ nei confronti di altrettanti ultras ‘Irriducibili’ della Lazio. I provvedimenti adottati dal Questore sono stati notificati nei confronti dei destinatari della misura cautelare dell’obbligo di firma, emessa con ordinanza del gip di Roma datata 9 aprile 2021, per i fatti accaduti il 6 giugno 2020 in occasione della manifestazione non autorizzata, indetta dal movimento denominato ‘Ragazzi d’Italia’ nell’area del Circo Massimo contro le misure anti-Covid imposte dal Governo. La tempestiva attività investigativa della Digos aveva permesso di identificare dieci ragazzi appartenenti al gruppo di manifestanti, arrivati all’incontro pubblicizzato sui social con i volti coperti e armati di bastoni, cinghie, bottiglie di vetro, petardi, fumogeni, bombe carta e altri oggetti contundenti. Con violenza e minaccia, anche con bastoni e lancio di bottiglie di vetro, petardi e sassi, avevano dapprima costretto i giornalisti, attestatisi su via dei Cerchi e intenti a intervistare un manifestante, ad allontanarsi velocemente, e successivamente aggredito, ripetutamente e in circostanze diverse, il personale della polizia di Stato in servizio di ordine pubblico, con il lancio di corpi contundenti.
Dalle risultanze dell’attività di analisi effettuata dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, diretta da Angela Altamura, e da quelli della Digos, diretta da Giampietro Lionetti, grazie anche alle immagini realizzate dalla Polizia Scientifica, è emerso che i soggetti identificati sono aderenti al movimento ultras, in particolare alla frangia estrema degli ‘Irriducibili’ della Lazio nei confronti dei quali è stato emesso il Daspo ‘Fuori Contesto’.