Il 24 Novembre, in concomitanza con lo sciopero del mondo della scuola,
siamo scesi in piazza in tutta Italia. Da Treviso a Palermo, passando per
tantissime città.
Dalle scuole occupate si è riversata una marea di studenti che hanno
manifestato per le vie della propria città, pacificamente, senza violenze,
con tanto colore e tante idee, al fianco degli insegnanti e dei
lavoratori, dimostrando al paese, a questo governo, alla Cancellieri, che non
siamo violenti e che, ancora una volta, siamo noi il cambiamento
che vogliamo vedere nel mondo.
Eravamo in piazza contro il ddl ex-Aprea, che limita la
partecipazione studentesca e lascia la possibilità ai privati di entrare
nella governance scolastica, per una legge quadro nazionale sul diritto
allo studio, per investimenti nell’edilizia scolastica, ma non solo. Il
grido che si è alzato in tutte le città è stato proprio “Siamo il
cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”, un grido di speranza di una
generazione che cerca risposte, che ha un’idea di società, di Italia e di
Europa molto diversa da chi ha governato fino ad oggi, che crede ancora
che un cambiamento sia possibile ed è convinta che il cambiamento possa e
debba partire proprio da noi. Oggi eravamo in piazza con palloncini a
forma di mondo, proprio per dire, che quel mondo che tanto vogliamo
cambiare alla fin fine ce lo abbiamo in mano ed è nostro, e forse è
possibile cambiarlo davvero.
E’ stata una giornata bellissima, perchè oggi siamo scesi in piazza,
come il 17 Novembre, pacificamente, per rendere chiaro che la nostra voce
deve essere ascoltata e non deve essere oscurata da nessuna violenza.
La giornata di oggi è stata la risposta più bella alle tensioni e le paure
dei giorni scorsi.
La risposta più bella ancora una volta sono le nostre idee, le nostre
proposte, le voci dai nostri megafoni, i nostri colori e la voglia di
questa generazione di non arrendersi.
Siamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
#siamoilcambiamento