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XIV Festival Internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera. Il concorso dei documentari sul sociale

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Il Festival “Tulipani di Seta Nera” promuove il lavoro cinematografico di giovani autori che declinino la diversità nelle sue molteplici accezioni, ne valorizzino gli aspetti per farne spunto di riflessione socialmente proficuo. Nel 2021 si caratterizza come il festival della transizione ecologica e sociale nello spirito del Next Generation EU, facendo leva sulle nuove generazioni per veicolare una cultura sensibile verso i più deboli e attenta all’integrazione. In una conferenza stampa in streaming dalla sede ANAC – alla quale hanno preso parte il regista Mimmo Calopresti, il direttore di RAI Documentari Duilio Giammaria, il presidente ANAC Francesco Ranieri Martinotti, Paola Tassone e Diego Righini rispettivamente direttore artistico e presidente del Festival, Amir Zuccalà Responsabile Progetti ENS e Fabio Sebastiani giornalista e conduttore di Radio ANMIL – sono stati annunciati i 16 documentari in concorso della sezione dedicata al cinema del reale diretta da Mimmo Calopresti nell’ambito della XIV edizione del Festival Internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera. Le altre due sezioni sono dedicate a Cortometraggi e a #SocialClip rispettivamente seguite da Paola Tassone e Grazia Di Michele. I documentari selezionati concorreranno al Premio Sorriso Anac scelto dal pubblico e saranno visibili sul sito https://anackino.it/tsn-2021-sorriso-anac/ dal 30 aprile fino al 31 maggioLa premiazione si svolgerà dal 3 al 6 giugno 2021 a Roma al Cinema Giulio Cesare

 Mimmo Calopresti ha sottolineato come si tratti diUna kermesse online che farà il punto sulla situazione dei documentari come opera cinematografica, dopo un anno di lockdown e pandemia. Un vero e proprio festival internazionale del documentario con sedici opere provenienti da tutto il mondo. La grande novità della collaborazione con la piattaforma Anackino consentirà a queste opere di essere viste ampiamente e competere per il ‘Premio Sorriso Anac’ deciso proprio dal pubblico”. Duilio Giammaria, Direttore di RAI Documentari ha spiegato cheIl documentario sta vivendo oggi una vera e propria golden age, come dimostrano gli ingenti investimenti delle grandi piattaforme internazionali e lo spazio sempre maggiore dedicato a questo genere dai broadcaster in tutta Europa. La chiave di questo crescente successo è semplice: il documentario va incontro al desiderio di conoscenza che si sta diffondendo sempre più anche in Italia. Attraverso il documentario rivivono personaggi, eventi, fatti di cronaca, i momenti epocali della storia del nostro Paese così come i principali avvenimenti internazionali, con un linguaggio nuovo capace di appassionare e far discutere fasce sempre più ampie di telespettatori”.

Questi i 16 titoli che concorrono per il Premio Sorriso Anac scelto dal pubblico:


Briganti di Bruno e Fabrizio Urso. L’abbandono, spesso colpevole, da parte delle istituzioni e il degrado che accoglie e ospita delinquenza e criminalità, hanno fatto di Librino, un quartiere alla periferia di Catania, un non-luogo con caratteristiche simili alle periferie di molte città europee.

Chjanu Chjanu di Aldo Albanese e Martina Raschillà. Armando, artigiano dei “panari”, cesti realizzati con materiali naturali, è un ecologista inconsapevole. Con la moglie Caterina, ricamatrice e donna d’altri tempi, vive in un piccolo paese dell’entroterra calabrese.

Deshdentau – L’ultimo Tabarkino di Andrea Belcastro. Paolo ha novantun anni e vive a Carloforte in Sardegna. Nel raccontare la sua vita al nipote lo fa come se portasse con se l’esistenza del mondo.

Fighting Souls di Stratos Cotugno. Il 25 maggio 2020 a Minneapolis, George Perry Floyd Jr. è brutalmente assassinato da un agente di polizia. Da Londra a Los Angeles, nel bel mezzo della pandemia, migliaia di persone scendono in strada per unirsi al coro di “Black Lives Matter”. Eco di una lotta più viva che mai.

Harrag di Smail Beldjelalia. Dopo molti fallimenti, Mohamed, un giovane trentenne algerino, perde la fiducia nel suo Paese e decide di attraversare il Mediterraneo per iniziare a vivere da immigrato irregolare in Francia.

Hasta Ahora Y Siempre di Carmen Baffi. Al centro del documentario una serie di interviste inedite per non dimenticare e tenere viva la memoria sui fatti della dittatura argentina degli anni Settanta e Ottanta. Il racconto di persone che hanno vissuto sulla propria pelle quegli anni di terrore.

Il Direttore di Maurizio Orlandi racconta la storia di Albo Orlandi nato a Gavorrano, nella Maremma toscana, dove faceva il Segretario del direttore nelle miniere di pirite della Montecatini poi Montedison. Nel 1969, venne trasferito alla Farmitalia di Settimo Torinese, come Direttore del personale. Il Direttore racconta di un personaggio, di un’epoca storica, di un figlio che parte dal bisogno di ricucire quel pezzo mancante nella storia della sua famiglia.

Libertà di Savino Carbone. Bari 2019. Cosa significa essere liberi? Due migranti omosessuali riflettono sulla loro condizione di richiedenti asilo in Italia, dopo aver lasciato il Senegal e la Nigeria per sfuggire alle persecuzioni contro la comunità LGBT.

Niños Maya  di Veronica Succi. Lo stile di vita dei bambini Maya in Guatemala, la loro condizione, il lavoro sin dai 4 anni di età, l’incesto, la povertà e le disabilità fisiche. Ma allo stesso tempo la meravigliosa cultura in cui crescono.

Re – Vita Tra Le Note di Lucio Zannella e Michele Morsello Angileri è un documentario che racconta le storie di vita reali di 8 artisti con 8 stili diversi ma con una sola passione comune: “la musica”.

Serendip di Marco Napoli. Andrea parte per lo Sri Lanka, dove raggiunge Antonio, già impegnato sul posto nell’organizzazione della consegna del materiale scolastico ai bambini di Ambewela. Superate con successo le fasi iniziali, i ragazzi di Take Me Back entrano in contatto con voci, volti ed idee fino a farsi testimoni di storie e spettatori di un luogo lontano, che urla diversità, cambiamento e possibilità.

Sisterhood di Domiziana De Fulvio racconta la storia di tre squadre di basket femminile che giocano nei campi di strada a Beirut (Campo di Shatila), a Roma e a New York.

Solidarity Crime. The Borders Of Democracy di Nicolas Braguinsky Cascini e Juan P. Aris Escarcena racconta la storia di persone che sono state criminalizzate per essere state solidali con i migranti.

Thunder’s Five Milano di Jacopo Benini racconta la storia della squadra di baseball per non vedenti (BXC) più titolata d’Italia.

Under The Water di Davide Lupinetti, attraverso gli occhi di Barack, il documentario racconta una giornata a Korogocho, uno dei bassifondi più grandi e più poveri di Nairobi in Kenya .

Vuoto A Perdere di Alfio D’Agata. In un luogo inaspettato e insolito il nostro occhio cinematografico si è fermato per raccontare la storia di una comunità di trans… Pachino, una delle tre punte della Sicilia diventa il set naturale per raccontare incredibili storie.

Il Festival Tulipani di Seta Nera, in linea con la maggior parte dei festival nazionali e internazionali, migrati per necessità su piattaforma digitale, ha previsto un prezzo simbolico di 5 euro per l’accredito che consentirà la visione simultanea dell’intera selezione dei film che darà la possibilità di esprimere il proprio voto per l’assegnazione del Premo Sorriso Anac. Con il supporto di: Ministero della Cultura, Regione Lazio e Enit. Infine Partners istituzionali del Festival – i Ministeri dell’Istruzione, della Transizione Ecologica, delle Disabilità, Rai Cinema, Rai per il Sociale, ANAC, ASVIS, ENS, INAIL, ENIT, ANMIL, Roma Lazio Film Commission e Fondazione UNIVERDE. Sponsor tecnici: Anackino, Gruppo Diddi, Antica Norcineria Lattanzi Franco, CONFIPE, Autonoleggio Sferrazza luxury minivan & minibus.


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