“Siamo al passaggio decisivo sulla vicenda della diffamazione. Va raccolto l’appello congiunto della Fieg e della Fnsi, affinche’ un testo ormai inquietante venga tolto dall’ordine del giorno. Doveroso. Ormai l’articolato e’ un vero e proprio mostro giuridico. Reintroduce il carcere per i giornalisti con l’assurda eccezione per i direttori, e alza moltissimo le pene pecuniarie. Follia, follia. Non si risolve la vicenda Sallusti e si introduce un ricatto permanente per chi lavora nell’informazione. Va ricordato che a un certo punto si stava profilando una soluzione quasi decente, vale a dire una bozza ripulita dalle misure liberticide. Poteva persino diventare un passo avanti se si fossero chiariti i termini della rettifica, nel contempo diminuendo la sanzione economica. Ma intervenne il voto segreto che a maggioranza rimise nel testo la carcerazione. Cosi’ ora non rimane che bocciare il disegno di legge o toglierlo definitivamente dall’ordine del giorno. Speriamo di riuscire a portare qualche buona notizia al presidio promosso da Fnsi e Articolo 21 al Pantheon.
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