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“Zaky cittadino italiano”, Senato approva mozione che recepisce le richieste di 200mila firmatari su Change.org

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Il Senato ha approvato la mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaky, recependo quindi le richieste di oltre 200.000 firmatari che da gennaio a oggi hanno firmato la petizione lanciata a inizio anno dall’Associazione “Station to Station” su Change.org.

Il 22 Febbraio scorso, gli autori della petizione avevano consegnato agli On. Lia Quartapelle, Filippo Sensi e Riccardo Magi le prime 160mila firme raccolte sulla più grande piattaforma al mondo per il cambiamento sociale. A seguito della mobilitazione online, in data 17 febbraio l’On. Quartapelle e i colleghi avevano infatti presentato una mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Zaky alla Camera.

L’appello, rivolto al Ministro Degli Esteri di Maio, al Ministro degli Interni Lamorgese, al Presidente del Consiglio Draghi e ai Presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati,  chiede “una unione di intenti a livello politico che superi le divergenze e dia un segnale forte e dimostri una grande coesione, un gesto verso l’Egitto e alla comunità internazionale, che faccia capire la compattezza del nostro Paese. Noi italiani abbiamo già dovuto subire schiaffi morali con il caso Giulio Regeni. Patrick, studente all’università di Bologna, accusato dal regime Egiziano di atti sovversivi verso il proprio paese, in realtà viene tenuto in carcere in condizioni al limite della civiltà”, si legge nel testo pubblicato sulla piattaforma. Il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaky servirebbe anche a garantire allo studente dell’Università di Bologna maggiori tutele legali.

“Con l’approvazione della mozione per il conferimento della cittadinanza italiana a Zaky, il Parlamento si è assunto un’importante responsabilità dando ascolto alle voci di 200mila cittadini che in questi mesi hanno levato le proprie voci per Zaky”, commentano gli autori della petizione. “Le richieste di questa straordinaria mobilitazione devono adesso essere finalmente accolte dal Governo, nello specifico dai Ministri Di Maio e Lamorgese. Noi continueremo a lottare affinché Patrick possa diventare cittadino italiano; chiunque può continuare a firmare la petizione per fare pressione sull’esecutivo. Il tempo delle promesse e delle buone intenzioni è scaduto, ora servono passi concreti per Zaki e per il rispetto dei diritti umani. Patrick non può più aspettare.”


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