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Le ammissioni di Vincent Muscat, condannato per l’assassinio di Daphne Caruana Galizia, potrebbero aiutare Malta nella lotta al crimine organizzato

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Vincent Muscat, soprannominato Il-Koħħu, è la prima persona ad essere condannata per l’assassinio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa con un’autobomba, il 16 ottobre 2017. Ieri ha cambiato la sua dichiarazione in una di colpevolezza ed è stato condannato a 15 anni di prigione. Rischiava l’ergastolo ma un patteggiamento con l’accusa, a questo punto, lo costringe a testimoniare contro i suoi presunti complici dell’assassinio.
Muscat venne arrestato nel dicembre 2017, sei settimane dopo l’assassinio e accusato insieme ai fratelli Degiorgio. L’accusa avrà ora un testimone oculare pertinente alla scena del delitto insieme all’evidenza forense che avevano nella causa contro di loro.
Vince Muscat viene incluso negli incontri dove l’assassinio fu commissionato dall’ intermediario Melvyn Theuna il quale, anche lui, sta fornendo testimonianza per l’accusa. Questo potrebbe confermare degli aspetti della testimonianza di Theuma, rafforzando la causa contro il presunto mandante dell’assassinio, il miliardario Yorgen Fenech.
I fratelli Degiorgio e Yorgen Fenech negano ogni responsabilità.
Subito dopo la confessione di Muscat durante un’udienza pubblica, la polizia ha arrestato un’altra volta i fratelli Robert e Adrian Agius, soprannominati Tal-Maskar, e Jamie Vella, da tempo sospettati di aver prodotto la bomba che ha ucciso Daphne Caruana Galizia. Vennero arrestati nel dicembre 2017 insieme con i Degiorgio e Muscat ma rilasciati dopo poco tempo senza accusa.
Si crede che i frateli Agius e Jamie Vella siano coinvolti in una serie di reati violenti durante quest’ultimo decennio, e la polizia li considera come dei boss della criminalità organizzata di Malta. Proprio ieri a Vincent Muscat è stata concessa la grazia per un altro assassinio a patto che testimoniasse contro i suoi complici. L’arresto di ieri potrebbe portare alla giustizia i cospiratori dell’assassinio dell’avvocato Carmel Chircop a cui hanno sparato a bruciapelo nel 2015, probabilmente in connessione ad una grossa truffa riguardante una catena di supermercati maltesi.
Vincent Muscat potrebbe risultare un elemento importante nella lotta di Malta contro la criminalità organizzata. Ma la famiglia di Daphne Caruana Galizia ha anche il diritto di sperare che questo sarà un passo significativo nel lungo cammino verso la giustizia per la giornalista uccisa.

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