Carichi di energia dalla kermesse inaugurale, la XXXII del Festival di Cinema Africano parte con una quaterna di film in sala e di appuntamenti in città. Eventi che vogliono continuare ad affermare come il Festival non si esaurisce ai film, ma vuole essere un appuntamento culturale ampio, aperto a tutti i sensi: dalla vista all’udito senza dimenticare il gusto…
LA MOSTRA Dopo la serata d’apertura si entra nel vivo del tema “contaminazione” con l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea AFRICAMIX ContaminArte! (appuntamento alle ore 16 al Museo Africano di vicolo Pozzo 1). L’esposizione (che continuerà fino al 7 aprile 2013) ospita le opere dell’artista togolese Kikoko e del kenyano Longinos Naglia, mettendo in luce le contaminazioni non solo tra passato e presente, ma anche tra mondi culturali differenti, che permettono di osservareil singolo soggetto inserito in un contesto di cittadinanza mondiale.
I FILM Dopo la mostra, parte la programmazione di sabato con quattro film al Cinema Stimate. Si inizia alle 18.30 con il cortometraggio The Pillars (di Zakaria Moustafa, Emirati Arabi Uniti/Egitto), in cui si racconta la storia di un uomo e una donna che cercano di vivere al meglio una società in continua evoluzione; il film è strutturato in capitoli dedicati ai cinque Pilastri dell’Islam e ambientato in un’anonima città negli Emirati Arabi Uniti.
A seguire ci sarà il lungometraggio sudafricano Otelo Burning (di Sara Blecher) che, sul non facile contesto delle lotte contro l’apartheid, narra la vicenda di un ragazzo che sogna di avere una vita migliore grazie al suo innato talento per il surf.
Alle 21 sul grande schermo del Stimate risplenderà il volto di Lyiza (di Marie-Clementine Dusabejambo), giovane ruandese protagonista del cortometraggio omonimo, che rievoca il percorso di una ragazza che ha vissuto il genocidio e riconosce l’assassino dei suoi genitori nel padre di un compagno di classe. Dopo tanti tormenti, la giovane viene guidata da un’insegnante sulla strada del perdono. Seguirà il lungometraggio Nairobi half life (di David Tosh Gitonga) in cui si racconta la storia di Mwas che vorrebbe diventare attore e, con questo proposito, lascia il suo piccolo villaggio per spostarsi nella capitale del Kenya, dove entrerà in contatto con piccoli gruppi criminali e vedrà la propria vita dividersi tra arte e violenza.
TRA MUSICA E SAPORI Sempre nell’ottica del contaminare e lasciarsi contaminare, per sabato 17 novembre è in programma Sapori Africani, una serata di racconti, assaggi gastronomici e musica provenienti dal Continente nero: l’appuntamento è per le 22 al bar HP3 (via Fabio Filzi 1), in compagnia dell’Associazione Africa’s friends.