“Una puntata storica per Report”. Così Sigfrido Ranucci, autore e conduttore del programma Rai.
La puntata, in onda questa sera, alle 21.10 su Rai 3 traccia e descrive tutti i principali spunti investigativi che identificano le deviazioni dello Stato nella stagione stragista e ciò che successivamente è emerso nelle inchieste sulla cosiddetta ‘Trattativa’ fra pezzi dello stesso Stato e la mafia.
“C’è un filo che collega la strage di Bologna a quelle del ’92 – ’94. Approfondiremo il ruolo nelle stragi della P2, dei servizi di sicurezza, della destra eversiva e di Cosa Nostra – spiega Ranucci – e tutte le novità investigative che hanno portato negli ultimi 27 anni per ben tre volte a indagini nei confronti di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri per il reato di concorso in strage. Le prime due archiviate, l’ultima ancora in corso presso la procura di Firenze”.
Ed è proprio sul caso che Report manderà in onda un’intervista esclusiva a Salvatore Baiardo, favoreggiatore della latitanza dei Graviano che, dopo pochi anni di carcere, è libero.
“Baiardo ci rivela che ha partecipato a diversi incontri fra Graviano, Berlusconi e Dell’Utri. E ci dice che i primi risalgono al ’91, spiegando con precisione dove si incontrassero”. Baiardo parla anche dei soldi che i Graviano avrebbero dato a Dell’Utri e Berlusconi, anche per appoggiare il progetto politico, già a a partire dal febbraio -marzo del 1992.
Ed ancora, fra le novità più attese della puntata, quelle sull’agenda rossa di Paolo Borsellino sparita dal luogo della strage il 19 luglio 1992. “L’agenda è in più mani” rivela sempre Baiardo agli inviati di Report Paolo Mondani e Giorgio Mottola. “Non solo, come si presume, in quelle di Graviano e Messina Denaro. Quell’agenda interessava anche ad altre persone. C’è stato un grosso incontro a Orta per quell’agenda rossa. Un grosso incontro”, riferisce sempre Baiardo. Precisando infine di “averla vista ” anche lui.
Sigfrido Ranucci annuncia inoltre che, nella puntata, vi sarà “la ricostruzione di un filo di relazioni comuni tra i capi piduisti, il terrorismo di destra, i servizi segreti deviati e la criminalità organizzata che percorre il periodo storico che va dalla strage di Bologna del 1980 alla preparazione della strategia stragista dei primi anni ‘90”.
La puntata di Report, in onda questa sera, è un filo rosso anche per “i nodi irrisolti nel caso delle indagini sulla strage di Capaci, l’omicidio Ilardo, il ruolo di Giovanni Aiello detto ‘Faccia da mostro’ nel racconto del collaboratore di giustizia Consolato Villani”. Villani racconta, nell’intervista, che “Dietro le stragi in Sicilia e anche in Calabria e tutto quello che è successo in Italia c’erano i servizi segreti deviati che partecipavano all’interno istigando, diciamo, queste situazioni”. Infine una triste parentesi che riguarda lo stesso conduttore di Report: Francesco Pennino, in carcere con i boss nel 2010, dopo la pubblicazione del libro a firma di Ranucci con il collega Nicola Biondo sull’infiltrazione di Ilardo, gli rivela che i Madonia l’avrebbero voluto ammazzare “ti volevano far del male” , ma che poi hanno avuto “lo stop da fuori, di non far rumore”.
*da www.Agi.it