Il premio Strega e conduttore radiofonico Nicola Lagioia con un’abilità letteraria trascinante, concisa, ci incalza lasciandoci senza fiato sino alla notte tra il 4 e il 5 marzo 2016 quando, in un appartamento del Collatino, è stato torturato a morte da Manuel Foffo e Marco Prati, due ragazzi ai quali non aveva fatto niente, il ventenne Luca Varani, figlio adottivo e amato, fidanzato fin da bambino con una giovane ignara delle sue frequentazioni. Foffo e Prati sono ragazzi di buona famiglia, uno figlio di un imprenditore, l’altro di un docente universitario. L’hanno massacrato a martellate in un momento di obnubilazione e cupio dissolvi dopo aver invitato Varani a un festino di droga e sesso. In “La città dei vivi” arriviamo a capire le dinamiche di un delitto che aveva lasciato sgomenta l’opinione pubblica per la sua assoluta mancanza di movente e di senso, dopo aver seguito come in un puzzle la ricostruzione del substrato culturale in cui è maturato, dei personaggi e dei giorni che hanno preceduto il fatto. Nel libro di Lagioia, che si legge come un thriller senza mai dimenticare che è realmente accaduto, l’arcano si fa nitido e viene a galla il malessere di una capitale percorsa da gironi infernali.
Nicola Lagioia ha sentito l’esigenza di ricostruire il caso e di aiutarci a vedere il sottosuolo, sconosciuto a molti, di una città che vive nel degrado: il risultato è un’inchiesta con musicalità letteraria, che irresistibilmente attrae e lascia sgomenti perché, insieme alla cronaca dell’efferato delitto, ai suoi misteri, tira fuori con metodo maieutico l’anima malata di una società nella quale, oltre all’assenza di lavoro, mancano valori, motivazioni, e chiunque sia predisposto corre il pericolo di farsi vittima o carnefice. La città eterna, nonostante il fascino e la bellezza, è una Roma che vive alla giornata, che si arrabatta con spregiudicatezza, dove conta apparire secondo precisi codici e non per quello che si è, che cerca conferma alle proprie diversità e alle proprie insoddisfazioni nella droga, un’urbe riunita in gruppi sociali consolidati, nei quali però nessuno sa veramente nulla dell’altro. Una Roma in cui i turisti sono fregati o vengono a cercare fra i più deboli appagamenti facili alle perversioni sessuali. Una città dove il gioco può essere dipendenza che porta a procurarsi i soldi con scorciatoie rischiose. Una capitale dalla mentalità levantina e medievale, illusa di essere superiore ai migranti che dal levante provengono.
La città dei vivi
Autore: Nicola Lagioia
Pubblicato da Einaudi
Data uscita: 20/10/2020
Pagine: 496
Genere: Cronaca letteraria nera
Cartaceo. 20,90
Ebook 10,99