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Media, privacy e minori’, Giulietti: “Serve un progetto comune per formare all’uso critico del web”

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«Un tavolo di confronto nazionale sul tema dell’alfabetizzazione digitale» che coinvolga associazioni, professionisti, istituzioni, le scuole, le famiglie e i media. E un «impegno straordinario dei giornalisti a fornire una informazione rispettosa delle carte deontologiche», a garanzia della tutela dei minori e del diritto di tutti i cittadini ad essere informati, che prenda le mosse «da quel documento di fratellanza mediatica che è la Carta di Assisi sull’uso corretto delle parole». Queste le proposte lanciate dal presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, durante il seminario ‘Media, privacy e tutela dei minori’, promosso dal Corecom Lazio, in collaborazione con la Fnsi e l’associazione Articolo21, alla vigilia della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre.
Con un focus particolare sull’uso del web e dell’esposizione dei più giovani ai contenuti veicolati dalle tecnologie della rete, «dove – ha aggiunto Giulietti – devono valere le stesse regole che valgono offline. E per far questo è fondamentale unire informazione corretta e formazione costante, elaborare tutti insieme un piano di alfabetizzazione ai nuovi strumenti da far viaggiare in parallelo al potenziamento del digitale. E in questo anche il servizio pubblico può avere un ruolo fondamentale».
Proposte accolte e rilanciate dai partecipanti all’iniziativa, in videoconferenza, fra cui la presidente Maria Cristina Cafini e la componente del Corecom Lazio, Iside Castagnola; Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale; Guido Scorza del Garante per la privacy, Ivana Nasti dell’Agcom, Roberto Natale dell’associazione Articolo21, oltre alla viceministra all’Istruzione, Anna Ascani e alla consigliera della Regione Lazio, Michela Di Biase, che hanno aperto i lavori.
«I Corecom – ha ricordato la presidente Maria Cristina Cafini – sono chiamati ad assicurare proprio questo presidio della rete e il Corecom Lazio da sempre cura la formazione all’interno delle scuole della nostra regione. Inoltre, tra le varie iniziative programmate nell’anno scolastico, ha la partecipazione, unitamente a tutti i Comitati regionali, ad un progetto programmato da Agcom volto a favorire, soprattutto nelle nuove generazioni, lo sviluppo di un pensiero critico rispetto all’informazione che, negli ultimi anni, soprattutto a causa delle nuove piattaforme comunicative della rete, ha subito una forte riduzione dello spazio argomentativo e contro-argomentativo».
Per Iside Castagnola, «negli anni prezioso è stato il lavoro di media education svolto dal Corecom Lazio. I genitori e gli insegnanti incontrati durante le iniziative – ha spiegato – riconoscono la necessità di una più puntuale collaborazione tra la scuola e le famiglie nell’influire, preventivamente o in modo correttivo, sulla qualità dell’uso dei dispositivi digitali da parte dei minori, insegnando  loro il valore della privacy. Rispettare le regole e far sviluppare il senso di responsabilità è il senso profondo dell’insegnamento dell’educazione civica digitale. E noi, come istituzione li accompagneremo in questo percorso».
Castagnola ha anche ricordato che «in Procura di Roma sono aumentati del 22% i casi segnalati in materia di web e minori. L’infanzia – ha aggiunto – si tutela con provvedimenti concreti da parte delle istituzioni. Come Corecom Lazio abbiamo invitato la Rai a incrementare le lezioni di alfabetizzazione digitale nelle reti generaliste e poi l’autorità della Privacy nella persona del bravo Guido Scorza ad aderire assieme ad Agcom a campagne di media education per proteggere i nostri bambini dalle dipendenze e dalle insidie della rete».


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