Anche “Imbavagliati”, Festival Internazionale di Giornalismo Civile, esprime solidarietà a Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi), preso di mira da esponenti riconducibili ad ambienti di estrema destra con gravi minacce sui social. Il presidente del sindacato dei giornalisti italiani è stato attaccato per essersi esposto pubblicamente in difesa “di colleghe e colleghi che, con le loro inchieste, raccontano il dramma dei migranti, smontando luoghi comuni e scoprendo notizie palesemente false”, ha reso noto con un comunicato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. “Giulietti – dice la direttrice artistica Désirée Klain –dimostra ancora una volta la sua risolutezza, come già fece nel 2019, quando difeseil nostro premio a Carola Rackete, sostenendo la volontà di un singolo per la salvaguardia dei diritti umani fondamentali. Il Presidente presenziò alla manifestazione di Napoli, abbracciando una scelta contestata e difficile, che vide il ritiro di patrocini e sponsor. La storia ci ha dato ragione! Ma avere il coraggio di certe posizioni ‘scomode’, ma di grande umanesimo, non è da tutti!”.
Fu molto contestata, con attacchi anche sui social, la direttrice artistica Désirée Klain, quando decise di assegnare, per la sua V edizione, il premio Eleonora Pimentel Fonseca“Honoris Causa” (prologo di “Imbavagliati”), a Carola Rackete. La comandante tedesca, che nella notte tra il 28 e il 29 giugno 2019, varcò il porto di Lampedusa, nonostante il nuovo alt della Guardia di Finanza, al fine di portare in salvo i migranti che si trovavano a bordo della sua nave da due settimane e mezzo.Per questo motivo fu accusata di resistenza contro una nave da guerra e navigazione in zone vietate, per poi essere completamente prosciolta dalla Corte di Cassazione; secondo la quale: “agì correttamente, seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare perché l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro”, una sentenza che ha annullato l’arresto emesso ad agosto 2019 dalla Procura di Agrigento.
Pe la quinta edizione del Premio Eleonora Pimentel Fonseca, Il prestigioso riconoscimento fu consegnato anche aHelena Maleno(Spagna)giornalista, ricercatrice e attivista spagnola specializzata in migrazione e traffico di esseri umani. Vive in Marocco dove denuncia le violazioni dei diritti che avvengono sulle frontiere spagnole del sud e lavora per supportare le comunità sub-Sahariane durante il processo di migrazione. Helena usa i social network quotidianamente per segnalare le imbarcazioni alla deriva o chi varca il confine, coordinandone il salvataggio. Nei suoi confronti è in atto un procedimento giudiziario per aver difeso il diritto alla vita dei migranti.
In onore della storica giacobina napoletana, le protagoniste del premio sono giornaliste e attiviste che lavorano in difesa dei diritti civili. Nel corso della prima edizione, che si è svolta il 20 agosto 2015 al Museo Pan di Napoli, è stata insignita la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della «Novaya Gazeta», dove lavorava con Anna Politkovskaja. Per la seconda edizione, è stata scelta una donna, voce di un popolo da sempre in lotta per l’indipendenza. In una gremita Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore di Napoli, sabato 20 agosto 2016, con Lina Sastria fare da madrina alla serata, Djimi Elghalia, attivista per i diritti del popolo Saharawi, ha ricevuto dall’assessore Nino Daniele e dall’avvocato Gerardo Marotta (Fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), il “Premio Pimentel Fonseca 2016”. Mentre è stato l’attore spagnolo Carlos Bardem, fratello del premio Oscar Javier e di Mónica, a ritirare il “Premio Pimentel Fonseca 2017”. Il riconoscimento, alla sua terza edizione, è stato assegnato alla madre Pilar Bardem, la leggendaria attrice, già insignita del prestigioso Goya, che, come i suoi figli, da tempo è un’instancabile attivista per i diritti civili. Durante l’edizione 2018, dedicata a Daphne Caruana Galizia, il riconoscimento è stato consegnato alla sua amica e giornalista maltese Caroline Muscat. Per la prima volta è stato, inoltre, assegnato il Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa” a Olga Rodríguez, giornalista e attivista spagnola.