“Vi aspettiamo domenica prossima dalle 9.30 a Roma in piazza del Popolo per urlare la nostra verità”. E’ il tweet dell’Hellas Verona, uno dei molti che circolano nell’ambiente dell’estrema destra, una sorta di chiamata alle armi nel giorno dell’anniversario della strage di Bologna, un modo per arginare l’impronta nera, qualcosa che era nell’aria anche in considerazione delle nuove inchieste, una giudiziaria, molte giornalistiche, che stanno svelando in modo dettagliato i rapporti tra destra, massoneria, servizi. E attorno molti soldi. A dare notizia dell’adunanza nera nella capitale, dove forse saranno in pochi ma ciò che conta è il gesto simbolico di sfida, è Andrea Palladino, autore insieme a Giorgio Mottola di un dettagliata ricostruzione per Il Fatto, con nuovi documenti e testimonianze, del flusso di denaro di Licio Gelli usati per la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
In queste ore, con un articolo uscito su Memoriaattiva.it ancora Palladino, più volte minacciato dalle associazioni neofasciste, ci informa che tra i primi ad aderire c’è Luigi Ciavardini, condannato in via definitiva per concorso nella strage della Stazione di Bologna, che a proposito della manifestazione di piazza del Popolo scrive sui social: “Domenica prossima andate nelle piazze dove persone di ogni età saranno senza pullman prenotati o spettacoli sponsorizzati, è un atto dovuto per un accusa che non appartiene a nessuno di questo ambiente, è un atto di rispetto a quelle Vittime, ed ad una Giustizia di Comodo”. Lo slogan scelto è “Nessuno di noi era a Bologna”.
L’organizzazione della manifestazione fa riferimento alla pagina Facebook “Comitato l’Ora della Verità”.