Un patto scellerato. Quello tra lo Stato e gli evasori. Se il 93 per cento
del totale del gettito tributario lo pagano i lavoratori dipendenti e i
pensionati vuol dire che troppi italiani vivono a sbafo… sono i possessori di partita Iva e i tanti professionisti che denunciano molto meno di quanto
guadagnano. Intanto lo Stato li protegge: o non controllandoli, o con
iniziative ad hoc come i condoni (uno ogni quattro anni), o con leggi
specifiche (abolizione del falso in bilancio). Il messaggio è chiaro: rubare
si può.
Ecco la testimonianza di chi ha provato a far pagare le tasse, anche con la
proposta di una nuova legge tributaria approdata in parlamento ma affossata
dal partito trasversale degli evasori. E ora? La vera rivoluzione di Monti
sarebbe quella di far pagare le tasse a tutti. 160 miliardi da recuperare,
altro che finanziaria. Potremmo essere più ricchi: come dimostra Bruno
Tinti, basterebbe poco per raggiungere un risultato straordinario. Ma
bisogna volerlo e non aver paura di perdere il voto degli evasori.
Bruno Tinti è stato magistrato fino al 2008. Si è occupato soprattutto di
reati finanziari. Ha scritto il best seller TOGHE ROTTE (Chiarelettere,
2007) cui è seguito LA QUESTIONE IMMORALE (Chiarelettere, 2009). È
editorialista de il Fatto Quotidiano.
Chiarelettere, Collana Reverse, pp. 176, euro 12.00