RUMOR(S)CENA – PREMIO FRANCO GIUSTOLISI – FIVIZZANO (Massa – Carrara) – È stata annunciata da parte dell’amministrazione comunale di Fivizzano (in provincia di Massa – Carrara) la decisione di ospitare l’edizione del Premio di Giornalismo d’inchiesta “Giustizia e Verità Franco Giustolisi” 2020, dedicato al giornalista tra i più affermati e importanti nel settore delle inchieste, oltre ad essere anche stato scrittore, scomparso nel 2014 e cittadino onorario di Fivizzano e Sant’Anna di Stazzema. Autore di molte inchieste su mafia, terrorismo e corruzione. Si deve a Franco Giustolisi (collaborava con Paese Sera, Il Giorno, l’Espresso e per la Rai), se è emersa la verità sui responsabili delle aberranti stragi nazifasciste, avvenute in Italia dal 1943 al 1945, e alla diffusione del contenuto dei documenti segreti scoperti nel 1994, in quello che Giustolisi definì a ragione “L’armadio della vergogna”, Nutrimenti editore (il titolo del suo libro – inchiesta presentato a Fivizzano nel 2005), espressione coniata dall’autore quando scoprì nel 1994, indagando per il settimanale L’Espresso, l’esistenza di un armadio celato a Palazzo Cesi – Gaddi a Roma, in cui erano stati conservati ben 695 fascicoli in cui venivano riportate le indagini sulle stragi e i crimini di guerra commessi dai nazifascisti e ben 2274 notizie di reato catalogate una per una in un Registro.
Nella quarta di copertina del libro di Giustolisi si legge: «Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di civili furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e fascisti in tutto il paese. Nei mesi successivi alla Liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma dal 1947 una mano ignota ha messo tutto a tacere. Dentro un armadio custodito nella Procura generale militare, 695 fascicoli sono rimasti sepolti per mezzo secolo. Dal 1994 la Procura militare ha riavviato i processi a carico dei pochi superstiti. L’autore, che ha portato alla luce l’esistenza dell’armadio della vergogna, ripercorre l’intera vicenda dell’insabbiamento e ricostruisce quelle stragi» . Il volume è corredato dalla prefazione firmata da Giancarlo Caselli e Giovanni Maria Flik… Continua su rumorscena