Le accuse del giudice antimafia Di Matteo al Ministro della Giustizia, Bonafede (avergli proposto e poi negato una posizione apicale nella gestione nazionale delle carceri, sotto la pressione dei mafiosi) è un duro colpo a tutti i cittadini che si battono per la legalità. A bruciare questa ferita, c’è il sale della modalità televisiva con cui questa gravissima accusa è stata rivolta da un uomo delle istituzioni a un uomo delle istituzioni, sapendo perfettamente le conseguenze enormi del gesto. E infatti ora l’onda sismica sta facendo vibrare l’intero Governo, ma soprattutto la credibilità di un suo ministro fondamentale, in un Paese, in cui intere zone sono occupate militarmente da questo invasore interno.