Succede che il quotidiano La Stampa riporti un articolo di Andrea Palladino che svela l’intenzione di Forza Nuova di scendere in piazza il 25 Aprile, per una contromanifestazione della Liberazione ovviamente. Le convocazioni erano già partite su un gruppo Telegram, social emergente che sfugge ai controlli. La reazione non è una rettifica bensì una sfilza di insulti e minacce contro il giornalista che l’ha scritto. Una storia che rientra a pieno titolo nella “caccia” ai giornalisti che raccontano il rigurgito dell’estrema destra in Italia. Il servizio de La Stampa era molto dettagliato e riportava, tra l’altro, la presenza nella chat di Luca Donadel, il primo ad aver scritto in Italia che le Ong erano in realtà un modo per favorire l’immigrazione ed era stato postato pure un video sui soccorsi. In seguito sul sito di Donadel aveva scritto Francesca Totolo, sempre per la prima volta, del rapporto tra Ong e Soros. La manifestazione annunciata per il 25 aprile su Telegram era stata rilanciata dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore. Fin qui tutto più o meno prevedibile. Le sorprese sono arrivate poche ore dopo la pubblicazione dell’articolo di Andrea Palladino. Prima Luca Donadel ha inserito l’account di Palladino nei canali dei gruppi che chiedono di scendere in piazza contro la quarantena il 25 aprile, annunciando la sua azione direttamente al giornalista, come ritorsione; poi ha postato su Twitter il messaggio: “Tra gli utenti del gruppo Telegram che si sta organizzando per manifestare con #ForzaNuova il #25aprile anche Andrea Palladino”, allegando gli screenshot. Una manipolazione dichiarata. E impunita.