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Trump non dia all’OMS la colpa dei suoi ritardi – Lettera aperta all’Ambasciatore USA

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Ambasciatore Lewis M. Eisenberg,

devo esprimerle la profonda disapprovazione nei confronti della decisione del Presidente Trump, circa la revoca del contributo degli USA all’Organizzazione Mondiale della Sanità. La motivazione addotta – che l’ OMS non avrebbe denunciato i ritardi della Cina nel diffondere la notizia della pandemia di Coronavirus, – ha una parte di verità, ma appare del tutto illogica. Infatti, sottrarre ora – nel momento di massimo impegno contro questa pandemia – contributi all’unico organismo di tutela globale della salute, è una decisione incomprensibile. Che lascia invece trasparire il tentativo del Presidente Trump di  dislocare sull’OMS la propria responsabilità per il ritardo – questo sì, certo e letale – che egli ha causato, banalizzando i primi contagi come effetto di una semplice “influenza un po’ più forte”.
Ambasciatore Lewis M. Eisenberg,
come sa, l’Italia è stata colpita da questo virus in modo molto pesante, pertanto non può che provare vicinanza per la sofferenza che sta affrontando la popolazione statunitense; soprattutto quella più povera, priva di copertura sanitaria e – in caso di morte – destinata alla sepoltura in fosse comuni. Per questo motivo e per l’amicizia che ci lega al Popolo degli USA, chiedo – insieme a tante cittadine e cittadini italiani – che il Presidente Trump riveda la revoca dei contributi all’OMS. Il prestigio di una grande nazione si dimostra nei momenti di difficoltà. E questo lo è.

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