La presente crisi a seguito dell’epidemia da Coronavirus comporta gravi perdite per l’Europa: perdiamo migliaia di vite a causa di un virus che continua ad essere fatale per molti, cosi come il virus è causa di perdita di prosperità e posti di lavoro. Forse però ci aspetta un danno ancora maggiore: la perdita di fiducia nel valore e nella credibilità dell’Unione Europea. L’Europa sta affrontando la sua più grande prova da quando è stata fondata dopo l’ultima guerra, perché è colpita nella sua coesione a molti livelli. Chi dovrebbe ancora credere nella tanto citata «Unione dei valori» dell’Europa, se questa Europa nella più grande crisi della sua esistenza si rivela letteralmente priva di valore? Quanto vuoti possono essere percepiti i discorsi domenicali sulla «solidarietà europea» agli occhi dei cittadini nelle regioni europee più colpite, se all’inizio della crisi, quando già andavano delineandosi i terribili numeri dei decessi da infezione in Italia, stati membri europei – tra cui la Germania – hanno vietato l’esportazione di prodotti sanitari invece di fornire aiuti di emergenza?
I confini chiusi
E cosa rimane dell’idea europea se, nella quotidianità di questa crisi, i singoli stati nazionali… Continua su libertaegiustizia