Durante la guerra, la lotta partigiana si avvalse, primo caso nella storia d’Italia, del contributo fattivo delle donne. I più noti esempi furono Tina Anselmi e la first lady Carla Voltolina.
Per il dopo pandemia si prevedono enormi costi per la ripresa, oneri che graveranno sulle nostre figlie e i nostri figli. Si potrebbe invece attuare una semplice riforma mondiale, letteralmente a costo zero: la parità assoluta di genere. In questi giorni di trincea si è formata una indissolubile pace tra i sessi, accomunando, dentro le case, destini e desideri.
Mai come in questi giorni si è capito il grande esempio che le donne possono dare a noi uomini, ma soprattutto l’enorme contributo per l’umanità intera. Sancire questa (finalmente riscoperta) parità potrebbe far percorrere alla storia passi enormi, raggiungendo doverose soluzioni indifferibili, che attendono da oltre un secolo.
La pandemia deve portare a nuove prospettive per la vita di tutti gli uomini. Per cambiare, veramente. Raggiungendo la vera parità di genere si darebbe un giusto riconoscimento alla maggioranza dell’umanità, che, anche numericamente, è ben oltre la “metà del cielo”.
Attualizzando lo slogan: “Se non ora quando!?”