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Coronavirus, Appello MSF: “No a brevetti o profitti su farmaci, test e vaccini”

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Medici Senza Frontiere (MSF) chiede che non siano depositati brevetti su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta alla pandemia di Covid-19. L’organizzazione medico-umanitaria esorta in particolare i governi a prepararsi a sospendere i brevetti, adottando misure alternative, quali il controllo dei prezzi, al fine di garantire la disponibilità e la riduzione del costo dei prodotti, oltre che il salvataggio del maggior numero di vite umane.

Il Canada, il Cile, l’Ecuador e la Germania hanno già preso provvedimenti emettendo una licenza obbligatoria per i farmaci, i vaccini e altri strumenti medici destinati al trattamento del Covid-19. Allo stesso modo, il governo israeliano ha rilasciato una licenza obbligatoria per i brevetti esistenti su un farmaco in corso di valutazione per il Covid-19.

A seguito di intense critiche da parte dei gruppi della società civile e di MSF, la casa farmaceutica Gilead ha appena rinunciato alla designazione speciale di “farmaco orfano” per il suo antivirale remdesivir, farmaco potenziale per il Covid-19, che le avrebbe consentito in via esclusiva di ricavare esorbitanti profitti dalla vendita di questo prodotto. Ciononostante, in attesa dei risultati preliminari degli studi clinici sul remdesivir per il trattamento di Covid-19 attesi per aprile, Gilead non si è ancora impegnata a non applicare i brevetti a livello globale.

Gilead deve impegnarsi a non far valere o rivendicare i propri brevetti e altri diritti esclusivi speculando su questa pandemia” afferma Dana Gill, policy advisor per la Campagna sull’Accesso ai Farmaci di MSF negli Stati Uniti. “Gilead si sta preparando a pretendere tutto ciò che vuole per il remdesivir durante questa crisi sanitaria globale, e per gli anni a venire. Questo è ancora più intollerabile se si considera l’importante investimento dei contribuenti e di risorse pubbliche nella ricerca e sviluppo del remdesivir”.

MSF è estremamente preoccupata per l’accesso a eventuali farmaci, test e vaccini destinati al trattamento del Covid-19, nei luoghi in cui lavora e in altri paesi colpiti da questa pandemia, e sollecita i governi a prepararsi rilasciando licenze obbligatorie in deroga ai brevetti su questi prodotti farmaceutici. La rimozione dei brevetti e di altri ostacoli è fondamentale per garantire che vi siano sufficienti fornitori a produrre e vendere questi prodotti a prezzi accessibili e in regime di libera concorrenza.

 Sappiamo cosa significhi non essere in grado di trattare i pazienti perché un farmaco necessario è troppo costoso o semplicemente non disponibile” dichiara il dr. Márcio da Fonseca, esperto di malattie infettive per la Campagna sull’Accesso ai Farmaci di MSF. “Nei paesi in cui le società farmaceutiche applicano i brevetti, esortiamo i governi ad utilizzare le deroghe previste dalla legislazione internazionale sulla proprietà intellettuale per scavalcare questi monopoli in modo che possano garantire la fornitura di farmaci a prezzi accessibili e salvare più vite”.

Il produttore americano di test diagnostici Cepheid è un altro esempio di come si può fare profitto speculando durante una pandemia. L’azienda ha appena ricevuto un’autorizzazione rilasciata dalla FDA per l’uso di un test rapido Covid-19 (Xpert Xpress SARS-CoV-2) che fornisce risultati in soli 45 minuti, utilizzando apparecchiature diagnostiche già esistenti, abitualmente adoperate per la tubercolosi (TB), l’HIV e altre malattie.

Cepheid ha appena annunciato che farà pagare 19,80 dollari per ogni singolo test nei paesi in via di sviluppo, compresi i paesi più poveri al mondo, dove le persone vivono con meno di due dollari al giorno. L’esperienza di MSF e altre evidenze provenienti dalla ricerca sul test della Cepheid per la TB (che utilizza una cartuccia diagnostica distribuita a 10 dollari nei paesi in via di sviluppo), dimostrano che il costo di ogni cartuccia, inclusi produzione, spese generali e altre accessorie corrisponde a soli 3 dollari, e quindi ogni test potrebbe essere venduto, con un margine di profitto, a 5 dollari.

Considerata la portata di questa pandemia, non è certo il momento di testare il prezzo più elevato che il mercato è disponibile a sostenere” afferma Stijn Deborggraeveresponsabile per la diagnostica della Campagna sull’Accesso ai Farmaci di MSF. “Ora sappiamo quanto è importante la diagnosi in questa pandemia, quindi i test devono essere resi accessibili a tutti i paesi”.

MSF sottolinea che prezzi elevati e monopoli comporteranno il razionamento di medicinali, test e vaccini, e che ciò contribuirà solo a prolungare questa pandemia.

Le aziende produttrici di prodotti farmaceutici e strumenti diagnostici costituiscono parte del problema invece di fornire la soluzione.  Persino in una pandemia globali di proporzioni inaudite mostrano posizioni e scelte non condivisibili” commenta Gill di MSF. “Ci rivolgiamo pertanto ai governi affinché esercitino il loro potere esecutivo per rendere i farmaci, gli strumenti diagnostici e i vaccini sul Covid accessibili a tutti i Paesi e le popolazioni colpite”.

Azione MSF su Covid-19

Oggi sono una trentina gli operatori MSF impegnati nella risposta al coronavirus in Italia per condividere la propria esperienza nella gestione delle epidemie, nelle Marche e nel lodigiano. MSF ha offerto la propria disponibilità anche alle autorità sanitarie di altre regioni, dalle più colpite a quelle dove la prevenzione può fare la differenza, e spera di essere autorizzata ad ampliare le proprie attività per supportare un maggior numero di regioni. Altri operatori che partono in missione con MSF sono già in prima linea negli ospedali italiani come medici del servizio sanitario nazionale. MSF è impegnata contro il coronavirus anche in Spagna, Francia, Belgio e Grecia e siamo in contatto con le autorità sanitarie in Afghanistan e in altri paesi in cui lavoriamo, dove le nostre équipe si preparano all’epidemia.


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