È in corso una tempesta di aggiornamenti e notizie, peraltro non sempre veritiere. È l’epidemia delle informazioni, o “infodemia”, come l’ha definita l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), una “febbre” che ci ha colpito insieme al nuovo coronavirus. Importante l’ultimo provvedimento adottato da Agcom( relatore il commissario Nicita )che ha deciso di avviare un procedimento sanzionatorio, ai sensi dell’art. 51 comma 9 del Tusmar, nei confronti di alcune società che editano dei canali della piattaforma satellitare i quali diffondono il programma di Adriano Panzironi, le cui trasmissioni sono già state oggetto di sanzione da parte dell’Autorità, ma si reitera la condotta attraverso la diffusione di informazioni fuorvianti e scientificamente infondate su vari generi di malattie e possibili cure o modalità di prevenzione delle stesse. Tale condotta è oggettivamente grave in ragione dell’attuale emergenza sanitaria e del momento drammatico per il Paese.
Il procedimento sanzionatorio avviato prevede che l’Autorità, ritenendo grave e reiterata la condotta, possa disporre nei confronti dell’emittente la sospensione dell’attività per un periodo sino a sei mesi e, nei casi più gravi, la revoca della concessione o dell’autorizzazione. Il consiglio di Agcom ha altresì deliberato di avviare, in concerto con i Comitati regionali (Corecom), procedimenti nei confronti di tutte le emittenti locali private che continuano ad ospitare questo format nella propria programmazione o comunque le trasmissioni di questo signore e le relative inserzioni pubblicitarie: molte di queste emittenti sono state già sanzionate nei mesi scorsi, nel qual caso si tratterebbe di reiterazione della condotta.
L’Autorità ha infine adottato un atto di richiamo affinché tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici assicurino una adeguata e completa copertura informativa sul tema del “coronavirus covid-19”, garantendo la presenza di autorevoli esperti del mondo della scienza e della medicina allo scopo di fornire ai cittadini-utenti, informazioni verificate e fondate e non fake news. Credo sia prezioso il lavoro certosino che sta compiendo l’Agcom per tutelarci dalla disinformazione e cioè la circostanza in cui i fatti oggettivi risultano meno influenti rispetto le emozioni ed alle convinzioni personali e di gruppo. In questi giorni bisognerebbe abolire la rilevazione degli indici di ascolto e inserire la rilevazione degli indici di dignità.
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