ROMA – Istituita il 3 agosto 2007 grazie alla Legge 126/2007, la Giornata nazionale del braille vuole essere un’occasione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti. La ricorrenza cade volutamente in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco: l’alfabeto braille consente infatti ai non vedenti di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità si stima che nel mondo siano 36 milioni le persone cieche e 216 milioni quelle con disabilità visive da moderate a gravi. Inventato dal francese Louis Braille nella prima metà dell’Ottocento questo sistema di scrittura tattile, in cui ciascuna lettera, cifra o simbolo musicale è rappresentato da una combinazione di sei puntini, garantisce anche ai non vedenti l’accesso ai libri.
In occasione di questa giornata la Lega del Filo d’Oro e la Fondazione Lucia Guderzo conferiranno il Premio Braille 2020 a un o una giovane studente, venerdì 21 febbraio, alle ore 12, nella cornice del noto ristorante “La Taverna degli Archi” di Belvedere Ostrense (An), dello chef non vedente Antonio Ciotola. Oltre allo chef sartanno presenti il presidente della Fondazione Lucia Guderzo Davide Cervellin e quello della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli.