In commissione Giustizia al Senato arriva l’emendamento al ddl sulla diffamazione, che più di uno ha definito ‘anti-Gabanelli’ (perche’ sembrerebbe tagliato su misura contro la conduttrice ‘Report’). E’ un emendamento di Giacomo Caliendo (Pdl) sulla responsabilità civile che toglierebbe, in pratica, ogni paracadute ai giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni. L’emendamento dichiara nulle, ai sensi del codice civile, tutte le clausole che sollevano dalle conseguenze patrimoniali gli autori di eventuali reati a mezzo stampa, perche’ e’ l’editore o il proprietario della pubblicazione che si assume, per contratto, l’onere del danno per la responsabilita’ civile.
“Chi ha pensato di inserire, nella legge in discussione nel Senato, un emendamento per levare ai cronisti “denunciati e molestati” qualsiasi copertura da parte dell’editore, ha svelato il consueto tentativo di imbavagliare il giornalismo di inchiesta”. Lo affermano il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita. “L’emendamento, giustamente ribattezzato “ammazza Gabanelli”, si pone l’obiettivo di colpire chiunque tenti di fare davvero il mestiere del cronista e rischia di stroncare il giornalismo d’inchiesta azzerando addirittura i free lance, colpendo non solo nomi famosi ma anche chi indaga contro camorra, mafia, corruzione”.
“In realtà – concludono Giulietti e Vita – si tratta di una delle tanti varianti delle liste di proscrizione che hanno vergognosamente segnato l’ultimo ventennio. Siamo sicuri che la proposta non passerà, ma sarà bene non abbassare la guardia e rilanciare la campagna “No bavaglio, sempre e comunque”.
Per queste ragioni da oggi Articolo21 promuoverà una vera e propria campagna “Giù le mani dalla Gabanelli e dall’articolo21 della Costituzione”.