Il cronista è finito nel mirino per aver denunciato il caso dei ‘ringraziamenti’, nel giorno dell’anniversario della strage di piazza Fontana, del figlio del fondatore di Ordine Nuovo agli aderenti alla formazione sciolta per decreto negli anni ’70. Lorusso e Giulietti: «Viminale e Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti intervengano. Ci sono già colleghi sotto scorta per le intimidazioni subite da gruppi di estrema destra».
La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà al giornalista Andrea Palladino, insultato e minacciato per aver ‘osato’ denunciare il caso dei ‘ringraziamenti’, nel giorno dell’anniversario della strage di piazza Fontana, del figlio del fondatore di Ordine Nuovo agli aderenti alla formazione neofascista, sciolta per decreto negli anni ’70, e per aver descritto come le frange estremiste si stiano riorganizzando.
«Il clima di odio che si respira in questo Paese non solo rende il lavoro dei giornalisti sempre più difficile e pericoloso, ma rischia di inquinare la stessa convivenza civile. Non dimentichiamo che tra i giornalisti c’è già chi è costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute da organizzazioni neofasciste e neonaziste», commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«Chiediamo al Viminale e al Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti – aggiungono – di procedere ad individuare gli autori delle minacce ad Andrea Palladino e di attivarsi per garantire al collega di poter svolgere in serenità e sicurezza il suo lavoro al servizio del diritto dei cittadini ad essere informati».
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