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Tamil Nadu, i villaggi stretti tra i disastri del clima e industrie

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Punnaikayal è un villaggio collocato al delta del fiume Thamirabarani, unico fiume perenne dell’intero Tamil Nadu e perciò cuore pulsante della vita dei distretti che attraversa, Tirunelveli e Thootukudi. In quest’ultimo, come descritto in un precedente articolo, il 22 marzo dello scorso anno si è svolta un’enorme protesta finita in tragedia, con tredici vittime per mano della polizia che si è giustificata adducendo il dovere di mantenere l’ordine.

Visitare Punnaikayal riesce a dare una dimensione effettiva di quella che è la situazione in vari villaggi di pescatori. Lo stile di vita di numerose comunità, sempre vissute sulla costa e abituate ai capricci del mare, ora viene sconvolto dalla sete di profitto di alcune aziende, che trovano conveniente installare i propri impianti in punti strategici in cui possono sia attingere pienamente alle acque del fiume, sia rilasciare le proprie sostanze di scarico presso il grande estuario che ne costituisce la foce.

Molti di coloro che protestavano attivamente contro questi episodi stanno infine cedendo ad una logica che quasi si impone come legge, quella dello Stato che sembra schierarsi immancabilmente dalla parte delle industrie, lasciando agli abitanti della zona poco più che il diritto di protestare.

Ma facciamo un passo indietro. La piccola realtà di Punnaikayal esemplifica in modo chiaro la complessità delle dinamiche di potere che al momento delineano i rapporti a livello globale, soprattutto riguardo ai conflitti ambientali. È pertanto necessario analizzarne il panorama partendo da lontano.

Volendo fare una breve ricostruzione storica, bisogna ricordare che la costa del Tamil Nadu è stata, prima di tutto, raggiunta da mercanti e missionari portoghesi, avvantaggiati per questo nei propri affari con l’Oriente. Ma, sorprendentemente, questi mercanti e missionari trovarono sul territorio un cristianesimo già diffuso.

La leggenda racconta che sia stato lo stesso San Tommaso, uno dei dodici apostoli, a cominciare l’evangelizzazione proprio nel sud dell’India. partendo dal Kerala, gli insegnamenti del Vangelo si sarebbero poi diffusi  attraverso i suoi discepoli nello Stato adiacente del Tamil Nadu. A Punnakayal, come in molti altri luoghi, soprattutto lungo la costa, è stato edificato un edificio di culto a suo nome.

Ho visitato la chiesa di San Thomas, a pochi metri dal mare sulla foce del fiume. Al momento è in fase di ricostruzione dopo una mareggiata. La zona di cui stiamo parlando è una delle aree più colpite dallo tsunami del 2004Molti sono rimasti senza casa, assaliti dal vicino oceano, solitamente fonte gradita di cibo e risorse per sopravvivere.

Gli abitanti hanno dovuto quindi affrontare sfide notevoli, reinventarsi, ma sono comunque riusciti a riprendere il ritmo di vita consueto. Cosa però difficile se devono preoccuparsi anche di resistenza alle scelte dello Stato.

La gente racconta che vicino alla chiesa  avvengano miracoli, e una piccola comunità è raccolta giorno e notte nei pressi dell’edificio.

L’acqua attorno alla piccola striscia di terra è l’unione del fiume Thamirabarani con il mare e si dice che abbia proprietà miracolose e vada bevuta in tre sorsi mentre vi ci si immerge. Purtroppo si tratta in larga misura di acqua contaminata e inquinata, una sorta di trappola per i devoti… Continua su vociglobali


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