Luigi Di Maio attacca Radio Radicale. Indignazione della Fnsi: “Difendere la libertà di essere informati”

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Non è riuscito a trattenersi il capo dei 5 Stelle Luigi Di Maio e ha nuovamente attaccato radio radicale a margine dell’informativa sulla Siria, dunque un argomento del tutto diverso e che attiene il suo dicastero.Ecco cosa ha detto sui fondi assegnati alla radio per il servizio pubblico che garantisce: “Gli 8 milioni a Radio Radicale? Ma diamoli ai terremotati, alle persone colpite dal sisma”. In questo modo, in un solo colpo, ha riportato in auge il pensiero pentastellato sulla libertà di informazione che, come si sa, ha portato ai tagli che pensano come macigni sulla sopravvivenza di molte testate. L’uscita del Ministro Di Maio ha suscitando l’indignazione degli alleati dem. “Vedo rispuntare il riflesso pavloviano contro Radio Radicale in casa M5S. Si tratta di democrazia, di pluralismo, di diritto all’informazione”, è stato il commento del deputato Filippo Sensi. “I fondi a Radio Radicale non si toccano e lasciamo fuori i terremotati per piacere”, ha detto la sottosegretaria al Mise, Alessia Morani. Per ilsenatore Roberto rampi le frasi di Luigi Di Maio su Radio radicale “sono vergognose”. E per la Federazione della Stampa il Governo e il Parlamento debbono respingere il grave attacco di Luigi Di Maio.  “Ancora una volta il ministro Luigi Di Maio si scaglia contro Radio Radicale e il pluralismo dell’informazione. L’ennesima sortita è un attacco all’articolo 21 della Costituzione, la cui importanza è stata sottolineata più volte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ci auguriamo che anche questo attacco venga respinto dal governo e dal Parlamento e che i fondi vengano assicurati a Radio Radicale e a tutte le voci delle minoranze e delle differenze. È in gioco il diritto dei cittadini ad essere informati”. Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.


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