La riduzione dei parlamentari mi sembra il lancio di 345 monetine sulle Camere. Uno sfogo contro la casta, per lenire la frustrazione dei cittadini, scambiando il mancato taglio di stipendi e privilegi, con il taglio delle poltrone. Non mi sembra un gran risultato per riavvicinare eletti ed elettori. E’ piuttosto un diversivo, per non vedere il principale guasto della politica: la decadenza dei partiti, provocata dalla disapplicazione dell’art.49 della Costituzione. Non c’è partecipazione, né democrazia interna: dal più piccolo incarico di provincia, alla massima candidatura nazionale, tutte le cariche vengono assegnate con scelte fortemente condizionate dalle segreterie centrali.