“Riace è il paese conosciuto in tutto il mondo per il suo modello di accoglienza. Quel cartello rimosso con un gesto di sfregio deve tornare al suo posto. Mi appello al ministro dell’Interno Lamorgese e anche al vescovo di Locri-Gerace”. Il cittadino onorario di Riace padre Alex Zanotelli dà voce a tutta la sua “amarezza” per quello che la nuova maggioranza che amministra il comune di Riace ha fatto rimuovendo il cartello situato all’inizio del territorio comunale con la scritta: ‘Riace, paese dell’accoglienza’. Al suo posto, un nuovo cartellone con la scritta ‘Riace paese dei santi medici e martiri Cosimo e Damiano’. La nuova installazione – inaugurata alla presenza dei due parroci locali – è stata realizzata in occasione del 350esimo anniversario dell’arrivo delle reliquie dei due santi medici sul territorio di Riace.
“E” chiaro che siamo davanti ad uno sfregio – si amareggia con l’Adnkronos padre Zanotelli, sempre in prima linea sull’accoglienza con l’ex sindaco Mimmo Lucano -. Tra l’altro, non mi sembra che ci sia stata una delibera al riguardo. Chiedo aiuto al ministro dell’Interno Lamorgese affinchè si ripristini la situazione. E poi vorrei parlare anche con il vescovo, mons. Oliva”.
Secondo il sacerdote missionario, “siamo davanti ad uno sfregio a tutti gli effetti perchè il mondo conosce e apprezza il lavoro che ha fatto Mimmo Lucano chiamato pure dai Frati di Assisi al ‘Cortile di Francesco’. E quel paese deve rimanere il paese dell’accoglienza”. In subordine, padre Zanotelli fa notare che “uno dei santi che dispensava le cure gratuitamente si chiama Cosma, non Cosimo come ribattezzato nel cartello”.