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Al Festival del Viaggiatore Giuseppe Giulietti presidente FNSI: ““il piacere dell’incontro/le parole che uniscono”

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Da venerdì 27 a domenica 29 settembre Asolo (in provincia Treviso) ospita la quinta edizione del “Festival del Viaggiatore”, il primo evento culturale dedicato al “viaggiatore” e al viaggio inteso non necessariamente in senso fisico e geografico. Ideato e realizzato dall’Associazione InArtEventi per la direzione artistica di Emanuela Cananzi, il Festival ha deciso quest’anno di veleggiare nel mare inquieto delle “passioni”, facendone il tema portante dell’edizione legata al luogo che la ospita, uno dei borghi più belli d’Italia, “la Città dai cento orizzonti” come la definì Giosuè Carducci, che vanta un’antica vocazione come cenacolo di letterati ed artisti. Tra i gli ospiti della manifestazione si segnala l’intervento di Giuseppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa che parlerà domenica 29 settembre alle ore 12 a Villa Contarini degli Armeni sul tema “il piacere dell’incontro/le parole che uniscono” in dialogo con Daniele Ferrazza. «Le parole oggi sono spesso usate come pietre, costruiscono muri, interrompono dialoghi, creano lontananze, diffidenze, pregiudizi. Noi viaggiatori di questa terra abbiamo bisogno di ponti per incontrare altri mondi e scoprire la bellezza delle diversità e delle differenze».

L’inaugurazione  di venerdì 27 settembre (ore 21) al Teatro Duse con l’attrice Kasia Smutniak, tra le interpreti più amate del cinema italiano: “Più del cinema, la vita” è il titolo dell’incontro  in dialogo con Candida Morvillo.

Alle 18 intervista con l’atleta esploratore estremo dei deserti Max Calderan, detentore di 13 record mondali per le sue imprese al limite, tra cui le attraversate desertiche in solitaria, in dialogo con il direttore della rivista turistica “Dove”. Simona Tedesco  (sabato 28)  focus sulle “nuove passioni dei viaggiatori”, in dialogo con la giornalista Francesca Visentin che presenterà il suo libro “Padova al femminile” (Ed.Morellini), insolita guida che racconta i luoghi più belli e conosciuti di una città in cui le vere protagoniste sono le donne. I visitatori potranno conoscere un’immagine inedita di scrittori, giornalisti, artisti che racconteranno il loro essere viaggiatori – non solo in senso geografico – in location asolane conosciute ma anche svelate per la prima volta al pubblico. Nel centro storico medioevale che domina la pianura veneta, giardini, sale e barchesse di palazzi e ville aprono le porte ai viaggiatori e alle loro esperienze, spaziando tra cammini reali e strade dell’anima.

Il Festival è nato cinque anni fa per riscoprire l’antico ruolo del borgo di Asolo quale cenacolo di intellettuali e artisti che lo ha contraddistinto a partire dal Cinquecento, quando ospitava la corte della regina di Cipro Caterina Cornaro, e fino agli inizi del Novecento: qui hanno  scelto di vivere Antonio Canova, Andrea Palladio, Eleonora Duse, Freya Stark, Robert Browning, Gian Francesco Malipiero, Carlo Scarpa. Un’Asolo inedita, con l’apertura di luoghi privati e  spesso sconosciuti:  oltre Casa Duse, Casa Freya Stark, Villa Cipriani, Villa Rubini detta il Galero, Villa Fietta Serena Da Rios, Castello Regina Cornaro, Teatro Duse, Teatro Rinnovati, Loggia della Ragione – si aggiungeranno quest’anno quattro dimore storiche mai aperte al pubblico, un’esclusiva assoluta per l’edizione 2019 (Villa Contarini degli Armeni, Villa Pergola/Cipressina, La Torricella, la Casa Longobarda).

Il week end del festival coincide anche con l’annuale celebrazione di “CittaSlow Sunday”, che patrocina la manifestazione asolana: il Sindaco di Asolo Mauro Migliorini – insignito quest’anno del Premio Vassallo – è vicepresidente di questa rete italiana delle città del buon vivere.

Direttore d’orchestra e compositrice, Damiana Natali esplorerà, accompagnata dalla scrittrice e blogger Federica Augusta Rossi, il viaggio interiore che la musica scatena.  Giuseppe Cangialosi,  architetto parlerà del piacere di abitare, Lorenzo Capellini una delle firme della fotografia internazionale  conosciuto per i suoi ritratti d’autore di Nelson Mandela, Audrey Hepburn, Ernest Hemingway, Alberto Moravia, Marisa Berenson – racconterà come la fotografia sia l’unica grande inesauribile passione della sua vita. I cento orizzonti asolani saranno omaggiati dal critico letterario Mario Andrea Rigoni, tra i maggiori esperti di Giacomo Leopardi: Asolo è luogo d’infinito dove si parlerà dell’Infinito.

“Passione” si coniuga con sentimenti come “gioia” e “felicità”: la giornalista e scrittrice Eliana Liotta, autrice di La Dieta Smartfood, (sabato 28 settembre)  presenta Prove di felicità, (La Nave di Teseo): 25 idee riconosciute dalla scienza per vivere felici. Tra queste, i viaggi.  L’illustratrice Giulia Rosa e il suo Graphic Erotism al femminile sul tema del piacere.  ne è una tra le più introspettive e originali rappresentanti. Al festival la sua mostra “L’amore illustrato” che indaga la linea sottile tra idea, erotismo, pornografia e amore, vista con gli occhi di una donna. Inaugurazione sabato alle 12.00 (Sala della Regione), dialoga con lei il giornalista Alessandro Comin.

All’insegna delle “passioni”. gli eventi immersivi nel segno del gusto e dei sensi. La passione per il cioccolato sarà esplorata dai maestri pasticceri Francesco Ornella e Moreno Botter,  Livio Zanini, presidente Associazione Italiana Cultura del tè,  esplorerà la passione per il tè e i suoi riti. L’olfatto con il profumiere Leonardo Opali, specialista nel creare fragranze su misura.  A Villa Cipriani “Dalla piantina alla tazzina”, il viaggio del caffè raccontato da  l’Espresso trainer Christian Tirro, che ci condurrà in un viaggio fisico e mentale nel mondo della bevanda più amata dagli italiani.

Il Festival del Viaggiatore inaugura  una partnership con l’Associazione nazionale Città del Vino. Sabato alle 18.00 a Palazzo Fietta Serena, l’incontro “I piaceri di bacco”: un omaggio al vino e un omaggio  a Mario Soldati per i 50 anni di «Vino al vino», libro che ha dato inizio al filone della letteratura e del turismo enogastronomico in Italia.

Il Premio Segafredo Zanetti città di Asolo “Un libro un film”, primo riconoscimento nazionale dedicato alla narrativa per il cinema che sarà assegnato al libro ritenuto dalla giuria il più idoneo a diventare un’opera cinematografica. La proclamazione del Premio sabato 28 alle 20.30 al Teatro Duse, condotta da Maria Concetta Mattei  conduttrice e curatrice del settimanale TG2 Storie. Madrina della serata l’attrice Kasia Smutniak che premierà il vincitore 2019.

Due componenti della giuria del Premio, la produttrice e regista Antonietta De Lillo e la giornalista, critico cinematografico, Cristiana Paternò sono le protagoniste di un incontro-conversazione domenica 28 settembre per la presentazione e proiezione del mediometraggio “Il signor Rotpeter“, di Antonietta De Lillo. Ispirato al racconto di Franz Kafka Una relazione per un’accademia, “Il Signor Rotpeter” è un esempio riuscito di trasposizione cinematografica di un’opera letteraria.

Tutti gli eventi sono gratuiti. Richiesta prenotazione agli eventi con limite di posti da effettuarsi su www.eventbrite.it o presso IAT. Prenotazioni a partire da sabato 14 settembre Ufficio IAT asolano e pedemontana del Grappa Piazza Garibaldi, 73 Asolo – tel. 0423 529046

Info e programma su www.festivaldelviaggiatore.com

 

Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo “Un libro un film”

Rappresenta la declinazione letteraria del festival, l’unico concorso nazionale dedicato alla narrativa per il cinema che premierà il libro ritenuto dalla giuria il più idoneo a diventare un’opera cinematografica: l’iter dal libro alla sceneggiatura viene seguita passo passo dal festival con vari step di lavoro a Asolo. La segnalazione delle opere arriva da librerie indipendenti selezionate in tutta Italia e da librerie italiane all’estero. Tenuto a “battesimo” nella sua prima edizione dal produttore Andrea Occhipinti, fanno stabilmente parte della giuria tecnica del Premio, fin dalla prima edizione, Cristiana Paternò (vicedirettore Luce Cinecittà), lo scrittore e critico letterario Paolo Di Paolo, la scrittrice Michela Monferrini e la giornalista Daniela Amenta che ha selezionato la cinquina dei finalisti composta dalla scrittrice Paola Cereda per “Quella metà di noi” (Perrone Editore),  Raffaele Riba per “La custodia dei cieli profondi” (66Th),  Erica Barbiani per “Guida Sentimentale per camperisti” (Einaudi), lo scrittore  Giulio Cavalli per “Carnaio” (Fandango) e l’autrice  Maura Chiulli autrice di “Nel nostro fuoco” (Hacca).

Quest’anno la giuria che eleggerà il vincitore tra i libri in cinquina, è formata dallo sceneggiatore Ugo Chiti, dallo sceneggiatore e regista padovano, Enzo Monteleone – tra gli autori d’elezione di Gabriele Salvatores e Carlo Mazzacurati – da Antonietta De Lillo (Marechiaro film) produttrice e regista, e dal produttore Marco Donati (Marofilm). La proclamazione del vincitore e la consegna del Premio Segafredo Zanetti Un Libro sabato 28 settembre al Teatro Duse. Al Premio farà seguito un progetto di formazione per la realizzazione di un “trattamento” del libro, Dal Libro al Film, riservato a studenti di sceneggiatura di alcune delle scuole più importanti a livello nazionale: il Master in sceneggiatura Carlo Mazzacurati dell’Università di Padova la Scuola Holden di Torino e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e di Milano. Gli studenti che avranno realizzato il miglior trattamento saranno poi protagonisti di un workshop, condotto da uno sceneggiatore professionista, che si svolgerà ad Asolo all’inizio del 2020.


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