Il Decreto sicurezza bis è diventato legge e non è una pagina di civiltà nella storia della nostra repubblica. EveryOne Group si è battuto con ogni energia per dialogare con i deputati e i senatori italiani, alla ricerca di qualcuno che non avesse ancora smarrito il senso della Costituzione, della democrazia e dei diritti inalienabili. Dopo il nostro appello, alcuni parlamentari ci hanno risposto, ma abbiamo percepito fin dal principio che le speranze di evitare che il testo diventasse legge erano scarse, forse nulle. Nessuno, oggi, vuole far crollare il governo, perché, al di là dei proclami, sono pochi i politici del nostro Paese capaci di rinunciare ai privilegi di una poltrona per difendere ideali e princìpi. Il senatore del Movimento Cinque Stelle Giovanni Endrizzi ci ha chiesto di spiegare la nostra posizione. Gli abbiamo risposto con una email che rappresenta lo spirito con cui i difensori dei diritti umani si impegnano ogni giorno, per salvare vite umane, evitare crisi umanitarie e proteggere il valore prezioso dei diritti umani. Non sappiamo come ha votato e non andremo a verificare il suo voto. Conta solo la realtà dei fatti, che indica come l’Italia abbia intrapreso una strada agli antipodi della civiltà e del buon senso. Noi abbiamo sempre detto sì alla vita e no alla crudeltà. Continueremo a farlo e nessuna legge ingiusta e barbara limiterà la missione che ci siamo dati da tanti anni e che ci ha consentito, lavorando in sinergia con altri difensori dei diritti umani, di proteggere vite umane e valori su cui non si tratta, non si retrocede mai, costi quello che costi.
Qui di seguito, le domande che il senatore Endrizzi ci ha posto, prima della votazione, e la nostra risposta.
Le domande
Spett.le EveryOne Group,
mi rendo conto che il vostro è un messaggio inviato indistintamente anche ad altri colleghi. Da ciò desumo che non vi aspettiate una risposta. Dunque, forse sarete sorpresi. Ebbene: in quali passaggi a vostro avviso si determinerebbero le conseguenze che sostenete? E per quale nesso di causa/effetto?
Un cordiale saluto, Giovanni Endrizzi.
La risposta
Caro Senatore Giovanni Endrizzi, non mi aspettavo una risposta, ma è un bene che qualcuno dall’interno delle istituzioni dedichi un po’ del suo tempo a dialogare con la società civile. Le sembrerà strano, ma EveryOne Group dialoga costantemente con diversi governi dell’Unione europea e fuori dall’Ue, nonché con le principali organizzazioni internazionali (UN, UNESCO, UNICEF, OHCHR, UNHCR, Consiglio d’Europa ecc.), mentre raramente riceve risposte dalle nostre istituzioni, specie da parte dei membri del Parlamento e dei Ministri di questa ultima legislatura. Comprendo le sue perplessità e la mia esperienza mi insegna che “dal di dentro” delle istituzioni, storicamente, i cambiamenti repressivi e le limitazioni delle libertà vengono percepiti come l’evoluzione naturale della politica corrente. Si tende a vivere in astratto gli effetti di leggi e provvedimenti, senza avere un contatto quotidiano con i gruppi sociali colpiti da normative securitarie. Da parte mia, ho trovato aberranti anche i decreti Minniti-Orlando sull’
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La lettera inviata ieri ai parlamentari e ai ministri del nostro Paese
Decreto sicurezza bis – Lettera da EveryOne Group ai rappresentanti delle Istituzioni italiane
Pesaro, 4 agosto 2018
EveryOne Group trasmette oggi la seguente lettera ai deputati, senatori, ministri del nostro Paese per esprimere la posizione dell’organizzazione umanitaria di fronte al testo del Decreto sicurezza bis e l’impegno dei suoi attivisti nel proseguire nella missione di salvare vite umane e di difendere la libertà di ogni cittadino. I difensori dei diritti umani di EveryOne Group hanno già affrontato negli anni scorsi gravi episodi di persecuzione politica, poliziesca e giudiziaria, come attestano i Report dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e dell’Osservatorio Internazionale per la Protezione dei Difensori dei Diritti umani.
Egregi rappresentanti delle istituzioni, il Decreto Sicurezza bis è nato per annichilire i diritti umani e la libertà di espressione, che sono alla base di una società democratica e della stessa civiltà. Esso è stato scritto da persone che predicano la discriminazione di chi è diverso e la repressione di chi è povero e perseguitato, da persone che considerano un nemico dello stato chi si dedica a proteggere e salvare vite umane in pericolo. I difensori dei diritti umani di EveryOne Group e l’intera società civile ricordano ai fautori di intolleranza e divisione che la forza della democrazia non è la voce del potere che ha perduto la via del bene né di quella parte del popolo che segue ciecamente i cattivi maestri, ma è quella – nonviolenta, ma ferma e coraggiosa – del popolo che ogni giorno difende i valori dell’uguaglianza, della tolleranza, della libertà. Finché almeno una sola persona, nel nostro Paese, si farà carico di tale difesa, la democrazia e la civiltà non saranno né inquinate né, tantomeno, annientate da leggi ingiuste. I nostri difensori dei diritti umani continueranno a lavorare per salvare vite umane, per difendere chi fugge da una realtà insopportabile cercando la speranza di una vita digintosa e libera. Continueranno a manifestare il proprio pensiero nonviolento e libero in ogni sede. Per compiere queste azioni noi attivisti umanitari di EveryOne Group abbiamo pagato un prezzo assai gravoso fino ad oggi e siamo disposti a pagarne uno alrettanto duro nel prossimo futuro, senza che provvedimenti iniqui, ideali ispirati all’odio e quell’insopportabile violenza che è la repressione politica e giudiziaria della libertà rappresenta possano intimidirci.
Cordiali saluti, Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group
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