Il disagio che gli studenti oggi vivono in Italia è un disagio reale e concreto, che parte dalla condizione insostenibile in cui versa la scuola pubblica italiana, una condizione che da anni gli studenti denunciano ed a cui ancora oggi nessuno ha saputo dare risposta. E’ questo disagio che ogni giorno viviamo che venerdì ha portato molti ragazzi a scendere in piazza. Purtroppo i cortei di venerdì sono stati caratterizzati da momenti di tensione. La violenza non é uno strumento che ci appartiene. La nostra forza sta nelle nostre idee e nelle nostre proposte, sta nei colori dei nostri cortei, nella particolarità dei nostri flash mob, sta nelle parole che lanciamo dai megafoni delle nostre manifestazioni.
Tutta la prossima settimana verranno organizzate assemblee e dibattiti, flash mob e iniziative per mostrare a tutti che quello che gli studenti chiedono è semplicemente di essere ascoltati, di tornare ad essere protagonisti delle loro scuole e delle loro città e non più spettatori di un futuro che gli scorre davanti.
Iniziative ed assemblee per costruire in maniera partecipata la grande mobilitazione nazionale del 12 Ottobre che la Rete degli Studenti Medi ha lanciato e promosso e che vedrà scendere in piazza studenti di tutti Italia. Da Bolzano a Palermo, passando per Venezia, Milano, Perugia, Bologna e tantissime altre città.
I cortei del 12 Ottobre saranno cortei dominati dal colore e dalla forza delle nostre idee, dalla nostra voglia di cambiamento, dalle nostre proposte per costruire una scuola completamente diversa e migliore.
Pensiamo che nel 2012 sia insostenibile vivere in un Paese dove non esiste una legge nazionale sul diritto allo studio. Troppo spesso andare a scuola non è una possibilità per tutti, ma un privilegio di pochi.
Pensiamo sia assurdo dover rischiare la vita nei luoghi dell’apprendimento. Gli investimenti per l’Edilizia Scolastica non sono stati sufficienti, e le situazioni critiche restano moltissime.
Gli studenti scendono in piazza non solo per difendere i propri diritti e i propri spazi di democrazia, messi in discussione dalla proposta di legge 953, ma scendono in piazza perché vogliono bene alla scuola pubblica, perché vogliono cambiarla e renderla il centro culturale e sociale che dovrebbe essere.
Il 12 Ottobre riempiremo i nostri cortei di tutte queste proposte e mille altre ancora, perché la scuola e l’istruzione sono la nostra grande possibilità di riscatto, perchè sono la nostra casa. Il 12 Ottobre saremo in piazza per chiedere che la scuola italiana entri realmente in Europa, per dire che non siamo più disposti ad accettare che si parli di Europa solo quando si chiedono sacrifici, l’Europa che vogliamo è l’Europa dei diritti e delle possibilità.
Saremo in piazza al grido di: “Una scuola di qualità ce la chiede l’Europa!”
Tutte le informazioni sulla mobilitazione su www.12ottobre.it
* Portavoce Nazionale Rete degli Studenti Medi