Sabato 27 luglio a San José de Costa Rica un ordigno artigianale è esploso di fronte alla sede dell’emittente televisiva Teletica.
Un atto grave di per sé. Ma desta ancora maggiore preoccupazione il probabile destinatario dell’intimidazione: Carlos Chamorro, giornalista del Nicaragua in esilio, che da gennaio dirigeva il suo programma “Questa settimana”.
Non vi sono ancora certezze e sarà la magistratura costaricana a indagare. Ma se l’ipotesi verrà confermata, sarà la prova di quanto il regime di Daniel Ortega è disposto a fare per mettere a tacere le voci critiche che, anche dall’esilio, denunciano la repressione in corso in Nicaragua.
Sabato 27 luglio a San José de Costa Rica un ordigno artigianale è esploso di fronte alla sede dell’emittente televisiva Teletica.
Un atto grave di per sé. Ma desta ancora maggiore preoccupazione il probabile destinatario dell’intimidazione: Carlos Chamorro, giornalista del Nicaragua in esilio, che da gennaio dirigeva il suo programma “Questa settimana”.
Non vi sono ancora certezze e sarà la magistratura costaricana a indagare. Ma se l’ipotesi verrà confermata, sarà la prova di quanto il regime di Daniel Ortega è disposto a fare per mettere a tacere le voci critiche che, anche dall’esilio, denunciano la repressione in corso in Nicaragua.